Urso: “Serve un investimento significativo, non solo una revisione delle penalità”
Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato la necessità di un intervento più ampio rispetto alla semplice revisione delle penalità per rendere l’industria automobilistica europea competitiva. In una conferenza stampa a Berlino con il collega tedesco Robert Habeck, Urso ha affermato che "non basta rivedere soltanto il meccanismo delle penalità, che sta portando alla chiusura di stabilimenti in Europa", ma che è necessario "rimuovere l’iceberg sotto la superficie dell’acqua, che non si vede e che fa affondare le navi".
Il ministro ha evidenziato che la revisione delle penalità dovrebbe essere inserita in un contesto più ampio che preveda "investire risorse significative sull’industria dell’auto, per tornare competitivi e recuperare il ritardo di dieci anni con la tecnologia green cinese".
Incentivi europei, stabili e duraturi
Urso ha anche sottolineato l’importanza di incentivi europei, stabili e duraturi nel tempo per avere efficacia. "Gli incentivi – ha concluso – devono essere europei, stabili e duraturi nel tempo per avere efficacia, altrimenti si limitano a drogare il mercato e a far sbandare le politiche delle singole case d’auto".
Un’analisi approfondita
Le parole di Urso riflettono un’analisi lucida della situazione dell’industria automobilistica europea. La semplice revisione delle penalità non è sufficiente a risolvere i problemi strutturali che affliggono il settore. È necessario un intervento coordinato a livello europeo che preveda investimenti significativi in ricerca e sviluppo, infrastrutture e incentivi per le aziende. Inoltre, è fondamentale che gli incentivi siano stabili e duraturi nel tempo per evitare distorsioni del mercato e per garantire la sostenibilità delle politiche industriali.