Borse europee in rialzo, Dow Jones e Nasdaq in positivo
Le principali Borse europee hanno chiuso la giornata in territorio positivo, con il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,86% e il Nasdaq lo 0,52%. Milano si è avvicinata alla parità, con il Ftse Mib in calo dello 0,03%, mentre Parigi ha registrato un rialzo dello 0,15%, Londra dello 0,51%, Francoforte dello 0,74% e Madrid dello 0,9%.
Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi è salito a 125,4 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 3,6 punti al 3,46% e quello tedesco di 3 punti al 2,2%.
Il greggio ha ampliato il calo, con il Wti in ribasso del 2,95% a 69,16 dollari al barile, mentre il gas ha ridotto il rialzo, con un aumento dell’1,41% a 47,68 euro al MWh.
L’oro ha registrato un calo dell’1,7% a 2.632,64 dollari l’oncia, mentre l’acciaio è rimasto poco mosso, con un rialzo dello 0,12% a 3.311 dollari la tonnellata.
Il dollaro è sceso a 0,95 euro e si è attestato poco sopra le 0,79 sterline.
Unicredit e Banco Bpm: offerta di scambio e movimenti di mercato
Si è allargato il divario tra Unicredit (-5%) e Banco Bpm (+5%) dopo l’offerta pubblica di scambio della prima sulla seconda.
Commerzbank (-5,41%) si è confermata debole, con l’amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel che l’ha definita “un investimento” che “ha tempo per maturare”.
Anche Mps (-2,36%) è scesa, con Banco Bpm che ne detiene il 5%, ma su cui Unicredit “non ha ambizioni”.
Positive Standard Chartered (+2,35%), Santander (+1,83%), Bbva (+1,37%) e Hsbc (+1,39%).
Settori in movimento: automobilistico, petrolifero e semiconduttori
Si sono registrati acquisti sugli automobilistici Volvo (+5,15%), Stellantis (+3%), Porsche (+2,7%) e Bmw (+2,15%), mentre Ferrari (+0,26%) è rimasta poco mossa.
Deboli i petroliferi TotalEnergies (-1,7%), Shell (-1,52%), Eni (-1,15%) e Bp (-0,78%).
Acquisti sui produttori di semiconduttori Aixtron (+5,93%), Stm (+5,1%) ed Asm (+1,55%).
L’andamento delle Borse europee e le implicazioni per l’economia
L’andamento positivo delle Borse europee è un segnale incoraggiante per l’economia, anche se è importante non farsi prendere dall’ottimismo eccessivo. Il contesto geopolitico rimane complesso, con la guerra in Ucraina e le tensioni tra Cina e Stati Uniti che continuano a pesare sull’economia globale. Tuttavia, la ripresa dell’attività economica in Europa e negli Stati Uniti è un fattore positivo, che potrebbe contribuire a sostenere la crescita economica nei prossimi mesi.