Ciolacu escluso dalla corsa presidenziale
Una sorpresa clamorosa ha scosso la scena politica rumena: il premier Marcel Ciolacu, considerato il favorito alle elezioni presidenziali, è stato escluso dalla corsa dopo il primo turno. I risultati quasi definitivi, pubblicati questa mattina dalla Commissione elettorale, mostrano un Ciolacu retrocesso al terzo posto con il 19,16% dei voti.
A sorprendere tutti è stato il candidato filorusso Calin Georgescu, che ha conquistato il primo posto con il 22,94% dei consensi. Al secondo posto si è classificata Elena Lasconi, sindaco di centro-destra di una piccola città, che ha superato Ciolacu di circa 700 voti.
Un risultato inaspettato
L’esclusione di Ciolacu, che si presentava come un candidato europeista, è un colpo di scena inatteso. Il premier era considerato il favorito dalle sondaggi, che lo davano in testa con un margine consistente. La sua sconfitta è stata attribuita a una serie di fattori, tra cui la crescente insoddisfazione per la gestione della crisi economica e la crescente influenza della Russia nella regione.
La vittoria di Georgescu, un candidato filo-russo, è stata interpretata come un segnale di un cambiamento nel panorama politico rumeno. La sua ascesa è stata favorita dalla diffusa insoddisfazione per la classe politica e dalla crescente paura di una guerra con la Russia.
Il futuro della Romania
Il secondo turno delle elezioni presidenziali si terrà tra due settimane. Georgescu e Lasconi si contenderanno la presidenza della Romania. Il risultato delle elezioni avrà un impatto significativo sul futuro del paese, in particolare sulle relazioni con la Russia e l’Unione Europea.
Ciolacu ha già annunciato che non si presenterà al ballottaggio. Il suo partito, il Partito Social Democratico, dovrà ora decidere se sostenere Lasconi o se rimanere neutrale.
Un cambiamento di scenario in Romania
L’esclusione di Ciolacu, un politico europeista e considerato il favorito, è un evento significativo che potrebbe cambiare il corso della politica rumena. La vittoria del candidato filorusso Georgescu, se confermata al ballottaggio, potrebbe portare a un allineamento più forte con la Russia, con possibili ripercussioni sulle relazioni con l’Unione Europea. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione politica in Romania nelle prossime settimane e come questo risultato influenzerà le politiche interne ed esterne del paese.