Di Francesco: “Dobbiamo essere incavolati, serve cattiveria”
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, ha analizzato la sconfitta contro il Parma in conferenza stampa alla vigilia del posticipo contro il Lecce. Il tecnico ha sottolineato la necessità di maggiore cattiveria e concretezza in vista della sfida salvezza.
“La sconfitta contro il Parma brucia ancora – ha ammesso Di Francesco -, dobbiamo essere incavolati, è mancata un po’ di malizia, per esempio sul gol subito. Per come si era messa la partita, è una sconfitta che ha fatto male e che deve darci motivazione”.
Il tecnico ha poi parlato delle difficoltà incontrate in queste due settimane di lavoro, con tanti giocatori impegnati con le nazionali: “Sono state due settimane di lavoro con meno ragazzi del solito, tanti erano in nazionale. Giocare di lunedì ci ha tuttavia permesso di integrare più giocatori possibile. Guardiamo le cose da migliorare e quelle che hanno funzionato. Dobbiamo crescere nel concretizzare le situazioni pericolose che creiamo quando abbiamo dominio della partita. Carattere e determinazione, cattiveria: tutti aspetti sui quali lavoriamo”.
Di Francesco ha poi parlato degli indisponibili per la partita contro il Lecce, confermando l’assenza di Joronen per un problema al ginocchio: “Ha avuto un problema al ginocchio – ha reso noto il mister degli arancioneroverdi -. Per il resto abbiamo recuperato Bjarkason, che con la sua duttilità può darci una grande mano. Non ci sarà il giovane El Haddad che ha fatto molto bene in nazionale, ma era un po’ cotto. Sulla formazione non mi sbilancio, ma potrebbero esserci sorprese: l’importante è che siano quelle vincenti”.
Analisi dell’avversario: Lecce e l’arrivo di Giampaolo
Di Francesco ha poi analizzato il Lecce, squadra che ha visto l’arrivo di Marco Giampaolo in panchina al posto di Gotti: “Sugli avversari, Di Francesco non si aspetta rivoluzioni con l’arrivo di Giampaolo in panchina al posto di Gotti: “Hanno sempre lavorato a 4 dietro, non si discosterà di tanto. Lo ha detto anche il nuovo allenatore. Lui ha una sua idea di calcio, lo conosco da molto tempo e siamo amici, in questo periodo in cui è rimasto fermo non so che idee abbia maturato. Ci sarà del lavoro da assimilare e speriamo non sia già stato assimilato in soli dieci giorni. In ogni caso, non capisco perché una squadra che cambia possa avere un rendimento diverso, da ex calciatore non lo accetto, ognuno di noi ha una responsabilità. Resta il fatto che dobbiamo pensare solo a noi, serve cattiveria: con il Parma abbiamo fatto 32 cross, significa che sono stati cross non cattivi o che chi doveva riceverli non è stato abbastanza concreto”.
Il tecnico ha poi concluso la conferenza stampa con un chiaro messaggio: “Con la sfida coi salentini inizia un poker di scontri salvezza: “Oggi il nostro obiettivo è il Lecce, faremmo un grande errore a pensare al futuro – ha ammonito l’allenatore -. Abbiamo delle partite non dico alla nostra portata, ma nelle quali dobbiamo giocarcela. Come dico già da un po’, ora dobbiamo legarci al risultato, senza pensare alla prestazione”.
Un Venezia in cerca di identità
La sconfitta contro il Parma ha evidenziato alcune fragilità del Venezia, come la mancanza di cattiveria e concretezza sotto porta. Di Francesco ha sottolineato la necessità di migliorare questi aspetti per affrontare le sfide salvezza che attendono la squadra. Il tecnico ha anche parlato di possibili sorprese di formazione, segno che sta cercando di trovare la giusta combinazione per dare un’identità alla squadra.