Un Viaggio nell’Impressionismo: Oltre i Capolavori
La Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a Napoli si trasforma in un palcoscenico per l’arte, ospitando la mostra “Impressionisti e la Parigi fin de siècle”. Curata da Vittorio Sgarbi, l’esposizione si propone di svelare le radici e l’evoluzione del movimento impressionista, un viaggio che va oltre la semplice contemplazione dei capolavori. “Sarà utile venire a vederla per capire il percorso che hanno fatto i pittori per diventare gli impressionisti che conosciamo”, afferma Sgarbi, sottolineando l’intento di approfondire il processo creativo che ha portato alla nascita di questo rivoluzionario movimento artistico.
La mostra, prodotta da Navigare Srl in collaborazione con Polo Culturale Pietrasanta e Lapis Museum, con il patrocinio della Regione Campania e della Città di Napoli, offre un’esperienza antologica che celebra il 150° anniversario dell’Impressionismo. Un’occasione per immergersi nel cuore del movimento artistico francese, scoprendo le opere di maestri come Degas, Cézanne, Manet, Monet e altri ancora, e per comprendere il contesto storico e culturale che ha dato vita a questa rivoluzione artistica.
Un Percorso Cronologico: Dalle Origini all’Evoluzione
L’esposizione è suddivisa in tre sezioni, curate da Stefano Oliviero, che tracciano un percorso cronologico attraverso le origini e le evoluzioni dell’Impressionismo, sullo sfondo della vibrante Parigi di fine secolo. La prima sezione, “La rivoluzione realista e l’École de Barbizon. La strada verso l’Impressionismo”, presenta 18 opere di artisti come Corot, Delacroix, Rousseau, Millet, Courbet e Lecomte, esponenti della Scuola di Barbizon, che si dedicavano alla pittura paesaggistica e realistica, anticipando e influenzando il movimento impressionista.
La seconda sezione, “La conquista degli Impressionisti”, si addentra nel cuore del movimento, con 45 opere di 21 artisti, tra cui Cézanne, Manet, Boudin, Degas, Renoir, Forain, Guillaumin, Monet e Mary Cassat, l’unica donna ammessa al consesso maschile dell’arte dell’epoca. In questa sezione, le incisioni e i disegni offrono uno sguardo privilegiato sul processo creativo degli artisti, svelando i loro studi e le loro preparazioni per opere di grande formato.
La terza sezione, “Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione”, esplora il periodo post-impressionista, con opere di Jeanniot, Firmin-Girard, Ranft e artisti come Bonnard e Denis, che si avvicinavano al movimento Nabis. L’esposizione si conclude con un’area multimediale, dotata di postazioni Oculus 3D, che offre un’esperienza immersiva nel mondo dell’Impressionismo.
Un’Esperienza Immersiva: Arte e Tecnologia si Incontrano
La mostra “Impressionisti e la Parigi fin de siècle” non si limita a presentare opere d’arte, ma offre un’esperienza immersiva che coinvolge il pubblico a più livelli. L’utilizzo della tecnologia, con l’area multimediale e le postazioni Oculus 3D, permette di entrare in contatto con l’arte in modo nuovo e coinvolgente, esplorando le opere in modo interattivo e approfondendo la conoscenza del movimento impressionista.
L’esposizione rappresenta un’occasione unica per conoscere e apprezzare l’Impressionismo in tutte le sue sfaccettature, scoprendo le sue origini, la sua evoluzione e il suo impatto sulla scena artistica del XIX secolo. Un viaggio nel cuore della rivoluzione artistica che ha cambiato per sempre il modo di dipingere e di guardare il mondo.
L’Impressionismo e la Modernità
La mostra “Impressionisti e la Parigi fin de siècle” offre un’opportunità preziosa per riflettere sull’eredità dell’Impressionismo. Questo movimento, nato nel XIX secolo, ha segnato una svolta nella storia dell’arte, aprendo la strada alla modernità. La sua influenza si estende ben oltre la pittura, plasmando la sensibilità estetica e il modo di percepire la realtà. L’esposizione a Napoli, con la sua attenzione al contesto storico e al processo creativo, ci invita a guardare oltre le opere e a comprendere il profondo impatto dell’Impressionismo sulla cultura e sulla società di oggi.