La perdita di Goldman Sachs
Il fallimento del produttore di batterie svedese Northvolt rischia di avere un impatto significativo sugli investimenti di Goldman Sachs. Secondo il Financial Times, la banca potrebbe subire una perdita di quasi 900 milioni di dollari, circa 860 milioni di euro, a seguito della richiesta di fallimento presentata da Northvolt ai sensi del Capitolo 11. I fondi di private equity di Goldman hanno un’esposizione di almeno 896 milioni di dollari a Northvolt, rendendo la banca il secondo maggiore azionista della società. Goldman Sachs ha confermato che ridurrà la propria esposizione a zero entro la fine dell’anno.
Un investimento che si è rivelato un flop
La notizia del fallimento di Northvolt rappresenta un duro colpo per Goldman Sachs, che solo sette mesi fa aveva previsto un ritorno di sei volte l’investimento iniziale entro l’anno prossimo. In una lettera agli investitori, uno dei fondi di Goldman Sachs aveva affermato che il suo investimento in Northvolt valeva 4,29 volte quanto aveva pagato. Tuttavia, la situazione è cambiata rapidamente, con la società svedese che ha presentato istanza di fallimento. La perdita stimata di quasi 900 milioni di dollari è un chiaro segnale del fallimento di questo investimento.
La posizione di Goldman Sachs
Nonostante la significativa perdita, Goldman Sachs ha cercato di minimizzare l’impatto dell’investimento in Northvolt. La banca ha sottolineato che si trattava di un investimento di minoranza tramite fondi altamente diversificati, con limiti di concentrazione per mitigare i rischi. Goldman Sachs ha anche affermato di essere “uno dei tanti investitori delusi da questo risultato”.
L’impatto del fallimento di Northvolt
Il fallimento di Northvolt è un segnale allarmante per il settore delle batterie, un settore in crescita ma ancora con un alto livello di rischio. La società svedese era considerata un leader nel settore, con un forte sostegno da parte di investitori di alto profilo. Il fallimento di Northvolt potrebbe avere un impatto negativo sulla fiducia degli investitori nel settore e potrebbe rallentare lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di batterie.