QrCode per ‘Amici’ a Venezia: Truffa al Comune?
La Procura di Venezia ha avviato un’indagine per accertare la possibile truffa ai danni del Comune legata alla diffusione di QrCode per l’accesso alla città. Questi codici, generati da siti e app, permetterebbero di bypassare il contributo d’accesso, causando un danno economico al Comune lagunare.
L’inchiesta, come riportato dal Corriere del Veneto, è stata avviata in seguito all’esposto presentato la scorsa estate dall’allora procuratore Bruno Cherchi. La Procura ha conferito l’incarico ad un legale per seguire il procedimento per il reato di truffa aggravata ai danni di Ca’ Farsetti.
Il Contributo d’Accesso e la Difesa del Patrimonio
Il contributo d’accesso, introdotto dal Comune di Venezia, è una misura per contribuire alla tutela e alla conservazione del patrimonio storico e artistico della città. Il ricavato del contributo viene utilizzato per finanziare progetti di restauro, manutenzione e valorizzazione del patrimonio lagunare.
L’utilizzo di QrCode per bypassare il contributo potrebbe sottrarre risorse importanti alla città, compromettendo la sua capacità di preservare il suo patrimonio unico.
L’Indagine in Corso e le Possibili Conseguenze
La Procura di Venezia sta indagando per accertare se il sistema di QrCode costituisca effettivamente un reato di truffa aggravata. Se l’indagine dovesse confermare la natura fraudolenta del sistema, i responsabili potrebbero essere perseguiti penalmente.
L’indagine solleva importanti questioni sulla sicurezza e la tutela del patrimonio culturale, e sulla necessità di contrastare le attività fraudolente che mettono a rischio la sostenibilità economica e la preservazione del patrimonio storico-artistico.
La Necessità di Proteggere il Patrimonio
Questa vicenda evidenzia la necessità di proteggere il patrimonio culturale e di contrastare le attività fraudolente che mirano a sottrarre risorse importanti alle città. Il Comune di Venezia, come molte altre città d’arte, si affida a contributi e tasse per mantenere e valorizzare il suo patrimonio, e l’utilizzo di sistemi fraudolenti mette a rischio la sostenibilità economica e la preservazione di questi beni preziosi. È fondamentale che le autorità competenti agiscano con fermezza per contrastare queste attività illecite e garantire la tutela del patrimonio culturale.