Un ritrovamento storico
Un’opera inedita di Gaspare Spontini, il “dramma giocoso per musica” I Quadri Parlanti, composto durante la sua giovinezza, torna alla luce e debutta in prima assoluta al Teatro Pergolesi di Jesi il 29 novembre. Il debutto segna un evento significativo, in quanto coincide con il 250° anniversario della nascita del compositore, nato nella vicina Maiolati Spontini.
La storia di questa opera è avventurosa quanto la sua trama. Il libretto, scritto da Gaetano Bongiardino, è stato ritrovato negli anni ’90 nella biblioteca musicale dell’Università di Berkeley, in California. Lo spartito autografo di Spontini, invece, è stato rinvenuto nel 2016 nella biblioteca del Castello privato d’Ursel ad Hingene nelle Fiandre, insieme ad altri suoi manoscritti.
Grazie alla collaborazione tra Federico Agostinelli della Fondazione Pergolesi Spontini e gli esperti del Centro Studi di Anversa, si è giunti all’edizione critica su cui si basa il nuovo allestimento. L’opera sarà diretta da Giulio Prandi, sul podio del Time Machine Ensemble, con la regia di Gianni Marras.
Un cast di giovani talenti
Il cast è composto da giovani interpreti di talento: Martina Tragni (Chiarella), Davide Chiodo (Menicuccio), Alfonso Michele Ciulla (Don Bertoldo), Giuseppe Di Giacinto (Capitan Belfiore), Michela Antenucci (Rosina), Giada Borrelli (Bettina), Francesco Tuppo (Abbate/Falloppa). Le scene e i costumi sono stati realizzati da due giovani artiste, Alessandra Bianchettin e Asya Fusani, della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, vincitrici del quarto Concorso Josef Svoboda.
Un’opera frizzante e divertente
I Quadri Parlanti, pur essendo un’opera giovanile, presenta già alcune delle caratteristiche che contraddistingueranno le opere successive di Spontini. L’impianto musicale e drammaturgico è tradizionale, ma nei pezzi d’insieme si scorge già quella maestosità che caratterizzerà opere come La Vestale.
La trama è frizzante e divertente, e narra la storia di tre coppie con al centro la bella Chiarella, una governante furba e intrigante che ruba soldi e attenzioni all’anziano Don Bertoldo per cui lavora. Tra inganni e travestimenti, Chiarella riesce a far assumere il fratello al suo padrone e a insidiare il fidanzato della giovane nipote.
Il regista Gianni Marras ha immaginato una scenografia dinamica, con gli interpreti che entrano ed escono in scena da un insieme di scatole con porte e finestre. I costumi, settecenteschi e con divertenti accessori ‘pop’, creano un turbinio di colori.
Un’opera che torna alla luce
La riscoperta e la messa in scena di I Quadri Parlanti rappresenta un’occasione importante per riscoprire un’opera inedita di Spontini, e per conoscere un aspetto poco noto della sua produzione giovanile. L’opera è un esempio di come la musica possa essere un mezzo di comunicazione potente e coinvolgente, e di come la creatività artistica possa essere fonte di grande divertimento e di emozioni.
Un’opera da riscoprire
La riscoperta di I Quadri Parlanti ci offre l’opportunità di scoprire un’opera inedita di Spontini, un compositore che ha lasciato un segno importante nella storia della musica italiana. L’opera, pur essendo giovanile, presenta già alcune delle caratteristiche che contraddistingueranno le opere successive, e ci permette di apprezzare il talento di Spontini in una fase iniziale della sua carriera.