Zaia: ‘L’autonomia differenziata non è una secessione per ricchi’
Luca Zaia, presidente del Veneto, ha difeso l’autonomia differenziata dalle accuse di ‘secessione per ricchi’, definendola invece una ‘grande opportunità’ e un processo di riorganizzazione territoriale necessario. In un’intervista a Radio Cusano, Zaia ha affermato che l’idea di una secessione per ricchi è un’interpretazione errata della riforma, sottolineando che l’autonomia differenziata non comporterà la separazione del Veneto dallo Stato italiano.
“La cosa che mi fa partire l’embolo è sentir definire l’autonomia differenziata una ‘secessione per ricchi’ da parte dei rappresentanti che devono votarla. Potrei capire i cittadini che possono essere mal informati, ma permettere a un presidente di regione di coordinare le forze in campo in casi di catastrofi naturali non mi sembra un processo di secessione per ricchi, tutt’altro”, ha detto Zaia.
Zaia: ‘L’autonomia differenziata è un processo di decentramento già in atto’
Zaia ha sottolineato che l’autonomia differenziata non è un’idea nuova, ma un processo di decentramento già in atto in diverse forme. “Penso sia doveroso ricordare che processi di autonomia parziale sono stati più volte già attuati in passato. Nel 90′ fu introdotto il concetto di autocertificazione per ovviare al fatto che per ogni cosa si dovesse andare in un ufficio pubblico, e in ultimo poco fa il Ministero dell’Interno ha pensato di dare i gestione i passaporti alle Poste invece che alle questure”, ha spiegato Zaia.
Secondo il presidente del Veneto, l’autonomia differenziata si limita a rendere più organico questo processo di decentramento, migliorando la vita dei cittadini. “Noi stiamo solo pensando di renderli organici con l’autonomia differenziata, e difatti mi fa arrabbiare quando si parla di una sanità che morirà per alcune regioni o dei Lep che non verranno rispettati se dati in mano agli organi regionali”, ha aggiunto Zaia.
Zaia: ‘La sanità è già in mano alle regioni, l’autonomia differenziata si limita a perfezionare il sistema’
Zaia ha ribadito che la sanità è già in mano alle regioni e che l’autonomia differenziata si limita a perfezionare il sistema. “Dobbiamo far sapere che la sanità è già in mano alle regioni, si tratta solo di fare rifiniture. Quando c’è stato il Covid, gli interlocutori erano le Regioni non altri”, ha detto Zaia.
Il presidente del Veneto ha anche risposto alle preoccupazioni sulle possibili differenze di prestazioni tra le varie regioni, affermando che l’autonomia sanitaria è già presente sia al Nord che al Sud. “Sia al Sud che al Nord l’autonomia, anche sanitaria, è già presente. Il tema è che l’autonomia come diceva Einaudi deve esserci per tutti, ma non dev’essere per tutti uguale, si chiama differenziata per quello. Dove si è in grado di lavorare da soli ci sarà bisogno di meno Stato e ci saranno posti dove ci sarà più bisogno di aiuto da parte dello Stato”, ha spiegato Zaia.
Zaia: ‘Paragonare le diverse sanità è immorale’
Zaia ha anche criticato le accuse di disparità di trattamento nella sanità, definendole immorali. “Penso inoltre che paragonare le diverse sanità è immorale, ma è altrettanto immorale dire che i soldi sono stati dati al Nord, perché è una balla. In Veneto sono stati chiusi di recente 50 ospedali. Il problema è che la sanità che va avanti è quella che si è evoluta, quella che non ce la fa non è al passo coi tempi”, ha concluso Zaia.
Zaia: ‘La Corte costituzionale ha dichiarato la legge Calderoli costituzionale’
Zaia ha commentato la sentenza della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata, affermando che il Paese ha dato il peggio di sé non per la sentenza stessa, ma per i commenti che sono seguiti. “A mio avviso il nostro Paese ha dato il peggio di sé, non per la sentenza della Corte ma per i commenti che sono seguiti alla sentenza. La Corte è stata chiamata a pronunciarsi per l’incostituzionalità o meno della legge Calderoli su ricorso di 4 regioni, e ha dichiarato che la legge è costituzionale bocciando il ricorso. Però ha dato delle indicazioni: per esempio rispetto all’autonomia ha detto che il Parlamento può emendare le intese tra Stato e Regione e non deve dare solo esito negativo o positivo. Per quanto concerne i Lep, la Corte dice che non vanno gestiti a livello governativo ma amministrati dal Parlamento”, ha spiegato Zaia.
Zaia: ‘Il limite di mandato è un’idiozia’
Infine, Zaia ha commentato la sua possibile candidatura alle prossime regionali, affermando di voler dedicare il suo tempo ai Veneti. “Sinceramente non commento neanche più, voglio dedicare il mio tempo ai Veneti, e ai miei cittadini. Io ho sempre sostenuto che il limite di mandato è un’idiozia, perché se pensi che ci sia un problema di concentrazione di potere dai degli idioti ai cittadini che eleggono chi pensano sia più meritevole. Pensiamo all’Umbria, la passata amministrazione ha lavorato e non è stata riconfermata, ogni giorno ci sono Presidenti e Sindaci che hanno lavorato bene che vanno a casa, la decisione è dei cittadini”, ha concluso Zaia.
L’autonomia differenziata: una sfida per il futuro dell’Italia
L’autonomia differenziata è un tema complesso e controverso che suscita opinioni contrastanti. Da un lato, si presenta come una possibile soluzione per rispondere alle esigenze specifiche di territori con caratteristiche diverse, offrendo maggiore flessibilità e autonomia nella gestione di alcune materie. Dall’altro, suscita preoccupazioni riguardo a possibili disparità di trattamento tra le regioni e al rischio di un indebolimento del sistema di welfare nazionale. È importante affrontare questa sfida con un approccio equilibrato e costruttivo, tenendo conto delle esigenze di tutti i territori e garantendo un livello di servizi essenziali adeguato per tutti i cittadini.