Viaggiatori impavidi oltre l’orizzonte
Nel 2023, anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte di Marco Polo, la casa editrice El Squero pubblica “Esploratori di Venezia”, il nuovo libro di Alberto Toso Fei, con le illustrazioni di Roberto Bottazzo. Toso Fei, considerato il narratore di Venezia, ci presenta una serie di ritratti di viaggiatori veneziani che, dal Duecento al Novecento, si sono spinti oltre l’orizzonte, scoprendo terre nuove e incontrando nuovi popoli.
Questi esploratori, come li definisce Toso Fei, erano “spregiudicati, indomiti, coraggiosi”, spinti da una profonda curiosità e sete di conoscenza, ma anche dalla voglia di conquista, di denaro e di fama. Erano uomini che hanno affrontato viaggi pericolosi e sfide ardue, spinti da un’insaziabile sete di avventura e di scoperta.
Marco Polo: Il primo a lasciare traccia
Il libro di Toso Fei ci ricorda che Marco Polo, pur essendo il più famoso esploratore veneziano, non fu né il primo né l’unico a spingersi così lontano. Fu, però, il primo a lasciare memoria scritta dei suoi viaggi, con un’opera che ha segnato indelebilmente l’immaginario occidentale sul lontano Oriente. Il “Milione” di Marco Polo ha ispirato generazioni di esploratori, tra cui Cristoforo Colombo, che portò con sé una copia del libro nel suo viaggio alla scoperta delle Indie.
Toso Fei sottolinea come il viaggio di Marco Polo fosse stato preceduto da quello di suo padre Niccolò e di suo zio Matteo, che avevano già trascorso nove anni nel Kathai prima di ripartire e portare con loro Marco. Erano solo tre veneziani che si spinsero in estremo Oriente, ma Toso Fei ne cita altre decine che hanno esplorato l’estremo Occidente, il profondo Sud e il freddissimo Nord.
Esploratori veneziani: Oltre l’orizzonte
Il libro di Toso Fei racconta le gesta e le vite di questi viaggiatori speciali, come i fratelli Antonio e Niccolò Zen, Piero Querini, Giancarlo Ligabue, Bonaiuto Albani, Niccolò Manucci, Giovanni Miani, Raimondo Franchetti e molti altri. Questi esploratori hanno raggiunto ogni angolo della terra, dall’Africa alle Americhe, dall’estremo Oriente al Circolo Polare Artico.
Toso Fei evidenzia come la Repubblica di Venezia non abbia saputo o voluto approfittare delle capacità di questi esploratori, che hanno messo le loro abilità al servizio di altre potenze. Nonostante ciò, la Serenissima si è sempre fatta vanto di questi uomini, che hanno solcato i mari più lontani, rendendo eterne le loro imprese nella Sala dello Scudo di Palazzo Ducale. Venezia li presentava al mondo come esempi di coraggio e di audacia, dimostrando la capacità dei veneziani di esplorare e di scoprire il mondo.
Un viaggio nella storia delle esplorazioni
“Esploratori di Venezia” non è solo un libro di storia, ma anche un viaggio nella mente di questi viaggiatori impavidi. Toso Fei ci accompagna in un’avventura che ci porta a scoprire le motivazioni, le sfide e le conquiste di questi uomini che hanno contribuito a plasmare la storia delle esplorazioni e a cambiare il modo in cui l’uomo vede il mondo.
Il libro è un invito a guardare oltre l’orizzonte, a scoprire il mondo con curiosità e coraggio, come hanno fatto gli esploratori veneziani. È un omaggio a tutti coloro che si sono spinti oltre i confini del conosciuto, alla ricerca di nuove terre e di nuove conoscenze.
Un omaggio ai pionieri
“Esploratori di Venezia” è un’opera che rende omaggio a tutti coloro che hanno contribuito alla storia delle esplorazioni, sia veneziani che di altre nazionalità. Il libro ci ricorda l’importanza del coraggio, della curiosità e della sete di conoscenza, valori che hanno spinto questi uomini a spingersi oltre i confini del conosciuto e a cambiare il modo in cui l’uomo vede il mondo.