Sciopero generale il 29 novembre: sindacati di base contro la manovra economica del governo
Il prossimo 29 novembre si terrà uno sciopero generale indetto dai sindacati di base contro la manovra economica del governo. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas, oltre all’associazione dei Giovani palestinesi (Pym) e l’Udap, si estenderà a diverse città italiane con manifestazioni, cortei e presidi.
Le proteste si concentreranno in diverse città, con punti di ritrovo e percorsi prestabiliti. A Milano, il concentramento è previsto alle 9.30 in Piazza Fontana, luogo simbolo dove sarà deposta una corona in ricordo di Licia e Pino Pinelli e realizzato un murale. A Roma, il ritrovo è alle 9.30 in piazza Indipendenza, con il corteo che passerà davanti al Mef e terminerà in piazza Barberini con una conferenza stampa di fronte al ministero del Lavoro. Altri punti di ritrovo sono previsti a Torino (piazza 18 Dicembre), Genova (largo Lanfranco), Savona (piazza Saffi), Bologna (piazza XX Settembre), Firenze (piazza Puccini), Padova (corso Stati Uniti), Trento (piazza Dante) e Napoli (piazza 18 Dicembre).
I sindacati di base contestano le politiche economiche del governo, accusandolo di favorire un’economia di guerra e uno stato di polizia. Tra le critiche, si segnalano le politiche di austerità, lo smantellamento dei servizi pubblici, la precarietà e il lavoro povero, e l’indifferenza dell’esecutivo verso il genocidio del popolo palestinese.
Le richieste dei sindacati di base
Tra le richieste dei sindacati di base, si segnalano il ripristino della Scala mobile, forti investimenti nella sanità pubblica, l’abolizione dei ticket sanitari, un aumento consistente di salari e pensioni, il ripristino dell’Equo canone e un piano per la costruzione di migliaia di case pubbliche a prezzi calmierati.
Un tema centrale è quello dei morti sul lavoro, con i sindacati che chiedono un tavolo immediato al Governo e l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro. Il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli, sottolinea che la manovra economica del governo è antipopolare e sbagliata, e che aumenta la povertà.
Un’ondata di protesta in un contesto di crisi economica
La mobilitazione dei sindacati di base rappresenta un’ondata di protesta in un contesto di crisi economica e sociale. Le loro richieste di aumento dei salari, di investimenti nella sanità e di lotta alla precarietà sono condivisibili da molti cittadini, che si sentono sempre più esclusi da un sistema economico che sembra privilegiare i pochi a discapito dei molti. L’indifferenza del governo verso le loro richieste potrebbe alimentare un clima di crescente malcontento e portare a un’escalation di proteste.