Un Noir Esistenziale e Lisergico
“Dostoevskij”, la nuova serie tv Sky Original, è un noir esistenziale e lisergico, diretto dai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo. La serie, che ha debuttato al Festival di Berlino e nelle sale a luglio, approda su Sky dal 27 novembre. I registi descrivono la serie come “un inverno malinconico che non finisce mai”, con un detective “scarnificato” che indaga su un omicida seriale soprannominato Dostoevskij. La storia è ambientata su un litorale laziale che ricorda l’Alabama, e la fotografia cupa e suggestiva contribuisce a creare un’atmosfera opprimente e inquietante.
Filippo Timi come Enzo Vitiello
Il protagonista della serie è Enzo Vitiello, un detective tormentato dal passato e dall’uso di droghe, interpretato da Filippo Timi. Vitiello è un uomo con un passato doloroso e un futuro incerto, che si trova a indagare sulla scia di sangue di un omicida seriale. La sua indagine si trasforma in una discesa agli inferi, dove si confronta con i suoi demoni interiori. Timi descrive il personaggio come “un uomo che sta agli inferi”, e la sua interpretazione è intensa e coinvolgente.
Temi di Colpa, Redenzione e Discesa agli Inferi
“Dostoevskij” esplora temi di colpa, redenzione e la discesa agli inferi. Vitiello è un uomo tormentato dal suo passato, che cerca di redimersi attraverso la sua indagine. La serie pone domande sul senso della vita, sulla possibilità di cambiamento e sulla natura della colpa. L’atmosfera cupa e lisergica della serie riflette la discesa di Vitiello nell’oscurità, mentre cerca di dare un senso al caos che lo circonda.
Il Futuro dei Fratelli D’Innocenzo
I fratelli D’Innocenzo hanno già in mente altri progetti futuri, tra cui l’adattamento di tre libri: “Petrolio” di Pier Paolo Pasolini, “Dissipatio H.G.” di Guido Morselli e “Canti del Caos” di Antonio Moresco. I registi affermano che non si lanciano in un progetto finché non sentono un “click” dentro di loro, che li spinge a realizzare l’opera.
Un’Opera Piena di Frasi Apodittiche e Scene Maledette
“Dostoevskij” è un’opera piena di frasi apodittiche e scene maledette. La serie presenta una scena di colonoscopia in primo piano, che i registi hanno voluto utilizzare per mostrare la vulnerabilità di Vitiello, un uomo che si confronta con la sua fragilità e la sua impotenza di fronte al dolore. La serie è ricca di immagini suggestive e di dialoghi incisivi, che contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e inquietante.
Un’Esplorazione Profonda della Psiche Umana
“Dostoevskij” è un’opera che si addentra profondamente nella psiche umana, esplorando i temi della colpa, della redenzione e della discesa agli inferi. La serie non offre risposte facili, ma invita lo spettatore a riflettere sulla natura umana e sulle sue contraddizioni. L’uso di immagini suggestive e di dialoghi incisivi contribuisce a creare un’atmosfera cupa e inquietante, che cattura l’attenzione dello spettatore e lo coinvolge in un viaggio introspettivo.