Un’analisi del Made in Italy: tra tradizione e innovazione
L’incontro all’Istituto italiano di Cultura di Londra ha visto protagonisti Nigel Coates, architetto e designer visionario, e Rodi Basso, ceo di E1 Series, il primo campionato mondiale di motonautica elettrica. Moderato da Daniel Gava, il dibattito si è focalizzato sul futuro del Made in Italy, un marchio iconico che rappresenta l’eccellenza italiana in diversi settori, dalla moda all’alimentare, dall’arredamento all’automotive.
Coates, celebre per i suoi design biomorfici, ha sottolineato l’importanza di preservare l’autenticità del marchio, evidenziando la necessità che il ‘Made in Italy’ sia effettivamente attribuito a prodotti realizzati interamente in Italia, dal concept alla produzione. “Bisogna essere attenti al fatto che il marchio ‘Made in Italy’ sia effettivamente attribuito a quanto viene realizzato in Italia, dal concept alla produzione: purtroppo ultimamente spesso capita che non sia così, e ciò determina un danno”, ha affermato l’archistar inglese.
Anche Basso, ingegnere aerospaziale con esperienze in NASA, Ferrari, Red Bull Racing e McLaren, ha condiviso questa preoccupazione, sottolineando l’importanza del concept italiano: “Ad essere veramente essenziale è il fatto che l’idea, il concept sia italiano. Poi la produzione segue. Il valore più grande è legato alla nostra creatività ed alla nostra inventiva”, ha precisato.
Salvaguardare l’autenticità del Made in Italy
L’incontro ha evidenziato la necessità di salvaguardare l’autenticità del Made in Italy, un marchio che si fonda su valori come stile, artigianalità, estetica, tradizione familiare e impegno per l’innovazione e la tecnologia. Questi pilastri rappresentano il DNA del Made in Italy e sono fondamentali per mantenere la sua unicità e il suo valore.
La discussione ha sottolineato l’importanza di garantire che il marchio sia effettivamente associato a prodotti realizzati interamente in Italia, dal design alla produzione. La globalizzazione e la delocalizzazione possono minacciare l’autenticità del Made in Italy, con il rischio di creare prodotti che non riflettono più la vera essenza del marchio.
Il futuro del Made in Italy
L’incontro ha esplorato il futuro del Made in Italy, un marchio che ha un ruolo chiave nell’economia italiana e che rappresenta un simbolo di eccellenza a livello internazionale. Il dibattito ha evidenziato la necessità di un impegno costante per preservare l’autenticità del marchio, garantendo che il ‘Made in Italy’ sia sinonimo di qualità, creatività e innovazione.
Il futuro del Made in Italy è legato alla capacità di adattarsi al cambiamento, di innovare e di mantenere la sua identità. La sfida è quella di coniugare tradizione e innovazione, di valorizzare l’artigianalità e la creatività italiana, e di promuovere il marchio a livello internazionale.
Il ruolo dell’innovazione
La discussione sull’autenticità del Made in Italy non deve essere interpretata come un’opposizione all’innovazione. Anzi, l’innovazione è fondamentale per il futuro del marchio. L’Italia deve continuare a investire in ricerca e sviluppo, per creare prodotti e servizi innovativi che siano in linea con le esigenze del mercato globale. L’innovazione può essere un’opportunità per preservare l’autenticità del Made in Italy, se applicata con intelligenza e con rispetto per la tradizione.