Crescita moderata e debito in aumento
L’Italia si appresta a un anno di crescita economica moderata, con un tasso di crescita previsto inferiore all’1%. Il deficit pubblico è destinato a diminuire, scendendo al 4,6%, ma il debito pubblico è destinato ad aumentare. L’agenzia di rating Moody’s ha analizzato la situazione economica italiana, evidenziando come i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) continuino a sostenere le prospettive del Paese. Tuttavia, l’agenzia avverte che sarà “impegnativo” per l’Italia spendere tutte le risorse disponibili dal programma entro il 2026, soprattutto considerando che la spesa finora è stata inferiore al previsto.
Tassi di interesse elevati e necessità di un ampio aggiustamento fiscale
Moody’s sottolinea che i tassi di interesse elevati e un potenziale di crescita di circa lo 0,8% richiederanno un ampio aggiustamento fiscale per raggiungere e mantenere avanzi primari in grado di stabilizzare il debito. L’agenzia afferma che la riduzione del deficit, prevista al 3,5% nel 2025 e al 3% nel 2026, non sarà sufficiente per far diminuire il rapporto debito-pil, soprattutto a causa degli effetti del Superbonus. Moody’s prevede che il debito italiano salirà al 139,7% del pil nel 2024, dal 134,8% del 2023, e continuerà ad aumentare fino al 2027, superando il 143%.
Risultati contrastanti nell’attuazione del Pnrr
L’agenzia di rating ha evidenziato risultati contrastanti nell’attuazione del Pnrr da parte dell’Italia. Il Paese è stato il primo dell’Unione Europea a richiedere le ultime tranche di finanziamento, e si prevede che la settima tranche sarà richiesta entro la fine del 2024. Tuttavia, la spesa delle risorse è stata inferiore al previsto e Moody’s ritiene che la spesa totale dei fondi disponibili entro la fine del 2026 sarà “impegnativa”.
Possibilità di revisione del rating
Moody’s ha precisato che la revisione del rating dell’Italia non è un’azione sul rating e non è un’indicazione sulle future decisioni sul rating. Attualmente, l’Italia ha un rating Baa3 con outlook stabile. L’agenzia potrebbe alzare il rating in caso di prove di una crescita sostanzialmente più forte, mentre potrebbe essere rivisto al ribasso se si prevedesse un significativo indebolimento della forza economica e di bilancio dell’Italia.
Un futuro incerto per l’economia italiana
La situazione economica italiana presenta sfide significative. La crescita moderata, il debito in aumento e la necessità di un ampio aggiustamento fiscale richiedono un’attenta gestione delle politiche economiche. Il Pnrr rappresenta un’opportunità importante per sostenere la crescita e la ripresa economica, ma la sua attuazione richiede un impegno costante e una spesa efficiente delle risorse disponibili. Il futuro dell’economia italiana dipenderà dalla capacità del Paese di affrontare queste sfide e di sfruttare appieno le opportunità offerte dal Pnrr.