Un record per Magritte e il Surrealismo
Un grande quadro di Henry Magritte, “L’Empire des lumières”, è stato venduto all’asta per oltre 121 milioni di dollari, un record per il pittore e per ogni altro artista del Surrealismo. Il quadro, in impeccabili condizioni, è stato battuto da Christie’s dopo un’accesa asta durata dieci minuti. Il prezzo finale, che include i diritti d’asta, è stato raggiunto al termine di un’ascesa lenta e graduale, con il martello che si è abbassato solo dopo un lungo silenzio.
Il quadro faceva parte della collezione della interior designer e filantropa Mica Ertegun, di cui Christie’s aveva ottenuto l’esclusiva. Nel 2022 un’altra versione dell’enigmatico paesaggio notturno sotto un cielo illuminato a giorno era stata venduta per 79,4 milioni di dollari, il record precedente per Magritte.
Stavolta una garanzia esterna da 95 milioni di dollari aveva assicurato che il quadro non sarebbe andato invenduto. Con il risultato al di sopra delle aspettative, l’artista belga entra nel rarefatto club dei cento milioni di dollari di cui fanno parte altri pesi massimi tra cui Leonardo da Vinci, Gustav Klimt, Amedeo Modigliani, Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Francis Bacon e Pablo Picasso.
Un’opera iconica del Surrealismo
Il quadro della collezione Ertegun è uno dei più grandi delle 17 versioni di questo soggetto che Magritte dipinse a olio. Il più famoso e monumentale è al Guggenheim di Venezia. L’esemplare andato all’asta ieri, l’unico che include nella scena uno specchio d’acqua davanti alla casa al centro, è leggermente più piccolo del quadro veneziano, ma secondo Paolo Vedovi, un gallerista di Bruxelles specializzato in arte del Novecento, “probabilmente il migliore” dell’intera serie.
La Ertegun lo comprò privatamente nel 1968 e per anni il quadro fece da sfondo ai ricevimenti offerti dalla collezionista. “È un miracolo che sia in condizioni impeccabili”, ha commentato Max Carter, un vice-presidente di Christie’s.
Un mercato in ripresa
Il successo del Magritte e del resto della collezione Ertegun (183,9 milioni di dollari contro i 140 della stima iniziale e tutti e 19 i lotti venduti) ha dissipato i timori del mercato dopo due anni di sessioni in declino.
Un’altra opera venduta al rialzo nel corso della serata è stata il grande “Standard Station, Ten-Cent Western Being Torn in Half” di Ed Ruscha del 1964. Offerto dal miliardario del petrolio Sid Bass e recentemente esposto al MoMA, è stato battuto per 68,2 milioni di dollari, un record per l’artista ottuagenario e oltre il 25 per cento sopra la stima di partenza.
Altre aste di successo
Lunedì poi da Sotheby’s un quadro di ninfee di Claude Monet ha raggiunto i 65,5 milioni di dollari mentre la serigrafia di Andy Warhol della Trump Tower appena costruita ha quasi raddoppiato la stima da 500 a 952mila dollari.
Le aste di Sotheby’s proseguono stasera: la banana appiccicata al muro (Comedian) di Maurizio Cattelan ha una stima di partenza di almeno un milione di dollari e accetta puntate in criptovalute.
Il valore del Surrealismo
La vendita record di ‘L’Empire des lumières’ di Magritte è un’ulteriore conferma del crescente interesse per il Surrealismo. Il movimento, nato nel 1924 con il Manifesto di André Breton, ha sempre affascinato collezionisti e critici per la sua capacità di esplorare il mondo dei sogni e dell’inconscio, sfidando le convenzioni della realtà e aprendo nuove prospettive sulla natura dell’arte. L’opera di Magritte, con la sua enigmatica rappresentazione di un paesaggio notturno illuminato a giorno, incarna perfettamente lo spirito del Surrealismo, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla natura della percezione e della realtà.