Trump nomina Bondi a ministro della Giustizia
Donald Trump ha nominato Pam Bondi come ministro della Giustizia. La Bondi, ex procuratrice della Florida, è stata una stretta collaboratrice di Trump durante il suo primo impeachment. Trump ha annunciato la nomina sul suo social Truth, elogiando la Bondi per il suo lavoro nella lotta al traffico di droga e alla riduzione delle vittime di overdose di fentanyl. “Come prima procuratrice della Florida si è battuta per fermare il traffico di droga e ridurre il numero delle vittime causate dalle overdosi di fentanyl. Ha fatto un lavoro incredibile”, ha affermato Trump. Trump ha anche sottolineato che il Dipartimento di Giustizia è stato “usato contro di me e altri repubblicani” e che Bondi “lo riporterà al suo principio di combattere il crimine e rendere l’America sicura”. “E’ intelligente e tosta, è una combattente per l’America First e farà un lavoro fantastico”, ha aggiunto Trump.
Il ritiro di Gaetz e la scelta di Bondi
La nomina di Bondi arriva a sei ore di distanza dal ritiro di Matt Gaetz dalla corsa a ministro della Giustizia. Gaetz era stato travolto da scandali a sfondo sessuale e aveva annunciato il suo passo indietro dopo che Trump gli aveva riferito che la sua candidatura non aveva i voti necessari per essere confermata in Senato. Il nome di Bondi era già nell’iniziale lista dei papabili ministro alla giustizia stilata prima di scegliere Gaetz. Quando Gaetz ha annunciato il suo passo indietro, il nome di Bondi è iniziato a circolare con insistenza fino all’annuncio.
Il profilo di Pam Bondi
Bondi è stata procuratrice della Florida fra il 2011 e il 2019, quando era governatore Rick Scott. Al momento presiede il Center for Litigation all’America First Policy Institute, un think tank di destra che sta lavorando con il transition team di Trump sull’agenda amministrativa. Come procuratrice della Florida si è attirata l’attenzione nazionale per i suoi tentativi di capovolgere l’Obamacare, ma anche per la decisione di condurre un programma su Fox mentre era ancora in carica e quella di chiedere al governatore Scott di posticipare un’esecuzione per un conflitto con un evento di raccolta fondi.
Un’agenda politica chiara
La nomina di Bondi, una fedelissima di Trump con un passato di battaglie politiche e legali, conferma l’intenzione del presidente-eletto di riportare il Dipartimento di Giustizia sotto il suo controllo e di utilizzarlo come strumento per portare avanti la sua agenda politica. La scelta di Bondi, con la sua esperienza in campo giudiziario e la sua fedeltà a Trump, sembra indicare una direzione precisa per il futuro del Dipartimento di Giustizia.