L’ESA investe in lanciatori commerciali europei
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato il programma Boost!, che prevede un investimento di 44,22 milioni di euro per cofinanziare quattro aziende europee che stanno sviluppando nuovi lanciatori e servizi di lancio commerciali. Le aziende selezionate sono HyImpulse, Isar Aerospace e Rocket Factory Augsburg in Germania, e Orbex nel Regno Unito. L’obiettivo del programma è accelerare la transizione dallo sviluppo tecnologico ai servizi operativi, in linea con la crescente domanda di lanci commerciali in Europa.
“I fornitori di servizi di lancio commerciali emergenti in Europa si stanno spingendo verso i loro primi lanci. Siamo molto interessati a vedere i loro razzi in funzione, diversificando questo tipo di offerta in Europa”, ha commentato Toni Tolker-Nielsen, direttore del Trasporto spaziale dell’ESA.
Le aziende e i loro progetti
Le quattro aziende cofinanziate dal programma Boost! stanno sviluppando tecnologie innovative per i lanci spaziali:
* **Rocket Factory Augsburg**: l’azienda tedesca sta completando i test integrati del lanciatore per piccoli satelliti Rfa One, che ha subito una battuta d’arresto nell’estate. Il cofinanziamento dell’ESA è un investimento cruciale per il futuro accesso allo spazio dell’Europa, secondo Jörn Spurmann, cofondatore e direttore commerciale dell’azienda.
* **Isar Aerospace**: anche la tedesca Isar Aerospace è impegnata nei test del suo lanciatore Spectrum per piccoli satelliti, al quale lavora dal 2010. Il cofinanziamento dell’ESA permetterà di realizzare il primo test in volo, di preparare il secondo test e di ampliare gli impianti di produzione presso la nuova sede dell’azienda a Vaterstetten. “Considerando gli attuali sviluppi politici è chiaro che l’Europa deve ripensare le sue modalità di accesso allo spazio”, osserva Stella Guillen, responsabile commerciale dell’azienda. “Questo potrebbe essere solo l’inizio. Per poter competere a livello globale, istituzioni e governi devono diventare clienti abituali”.
* **Orbex**: la britannica Orbex, con le sue filiali in Danimarca e Germania, potrà procedere nel 2025 al primo test in volo del piccolo lanciatore Prime, con una particolare attenzione ai serbatoi in fibra di carbonio. “Questi programmi sono fondamentali per contribuire alla realizzazione dei nostri obiettivi comuni”, ha commentato Phil Chambers, Ceo di Orbex.
* **HyImpulse**: il programma Boost! potrà accelerare lo sviluppo del razzo SR75 della tedesca HyImpulse, il primo in Europa con un motore ibrido che utilizza paraffina e ossigeno liquido. Finora pensato per eseguire esperimenti in microgravità e ricerche sull’atmosfera, grazie al finanziamento potrà evolversi dall’attuale razzo monostadio al razzo a tre stadi SL1 per trasportare carichi fino a sei quintali e sarà possibile mettere a punto una nuova versione del motore ibrido. Per Christian Schmierer, Ceo e fondatore di HyImpulse, è “un passo importante per garantire la leadership dell’Europa nelle missioni scientifiche, commerciali e strategiche”.
Un futuro di lanci commerciali in Europa
Il programma Boost! rappresenta un passo importante per l’Europa nello sviluppo di un settore spaziale commerciale competitivo. L’investimento dell’ESA in queste quattro aziende innovative contribuirà a diversificare l’offerta di servizi di lancio in Europa, offrendo nuove opportunità per le aziende e i ricercatori. Il successo di questo programma potrebbe portare a un aumento dell’attività spaziale commerciale in Europa, con un impatto positivo sull’economia e sulla ricerca scientifica.
Un’opportunità per l’Europa
Il programma Boost! rappresenta un’opportunità importante per l’Europa di affermarsi come leader nel settore spaziale commerciale. L’investimento in aziende innovative e in tecnologie innovative permetterà all’Europa di competere con le altre potenze spaziali a livello globale. La diversificazione dell’offerta di servizi di lancio, con l’introduzione di nuovi lanciatori e servizi, permetterà di rispondere alle crescenti esigenze del mercato e di aprire nuove opportunità per le aziende e i ricercatori.