Guardia di Finanza: nuove misure di sicurezza per le banche dati, in particolare quella tributaria
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Nuova circolare per rafforzare la sicurezza delle banche dati
Il Comando generale della Guardia di Finanza ha emanato una nuova circolare a ottobre, aggiornando e migliorando le procedure di controllo agli accessi a tutte le banche dati, con particolare attenzione a quella tributaria. L’aggiornamento della normativa interna si è reso necessario alla luce degli ultimi eventi che hanno visto intrusioni dall’interno di persone non affidabili che hanno effettuato accessi abusivi. Il comandante generale, generale Andrea De Gennaro, ha sottolineato l’importanza di questa misura in un’audizione alla commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, affermando che “È un tema di grandissima importanza – ha aggiunto – come ci dimostrano le cronache degli ultimi tempi. Ci sono state, e verosimilmente ci potranno ancora essere, delle intrusioni dall’interno a causa di persone non esattamente affidabili che fanno accessi abusivi.”
L’importanza della sicurezza delle banche dati tributarie
La banca dati tributaria è un archivio di informazioni sensibili che riguarda i contribuenti italiani. La sua sicurezza è fondamentale per tutelare la privacy dei cittadini e per garantire la correttezza del sistema fiscale. Gli accessi abusivi possono portare a frodi fiscali, riciclaggio di denaro e altri reati. La Guardia di Finanza, con la sua nuova circolare, ha dimostrato la sua attenzione alla sicurezza di queste informazioni e il suo impegno per contrastare le intrusioni non autorizzate.
Considerazioni sulla sicurezza informatica
La sicurezza informatica è un tema sempre più importante nel mondo moderno. Con la crescente digitalizzazione della società, le informazioni sensibili sono sempre più vulnerabili agli attacchi informatici. È fondamentale che le istituzioni pubbliche e private adottino misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati dei cittadini. La nuova circolare della Guardia di Finanza è un passo importante in questa direzione, ma è necessario continuare a investire in tecnologie e competenze per garantire la sicurezza delle informazioni.
