L’eredità di un rivoluzionario del viaggio
Arthur Frommer, l’avvocato e imprenditore che nel 1957 pubblicò la guida “Europa a Cinque Dollari al Giorno”, è morto a 95 anni nella sua casa di Manhattan per complicazioni di una polmonite. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, quella di un uomo che ha rivoluzionato il modo di viaggiare, aprendo le porte del Vecchio Continente alla classe media americana.
Prima delle sue guide, viaggiare in Europa era un lusso riservato alle élite. Frommer sfidò questa idea preconcetta, dimostrando che non era necessario essere ricchi per godere delle bellezze del mondo. Invitava a dormire in piccole pensioni, comprare i pasti nei negozi di alimentari e soprattutto a non affittare mai una camera con il bagno. “Voglio gridare alla gente che ci si può permettere di vedere il mondo”, aveva detto l’editore in un’intervista allo Houston Chronicle.
Il suo messaggio era chiaro: viaggiare non doveva essere un’esperienza di lusso, ma un’occasione per entrare in contatto con la vita reale, con le persone e le culture diverse. “Meno spendi, più ti diverti”, aveva detto al Los Angeles Times: “Nel momento in cui ti metti in prima classe, alzi un muro rispetto alla vita reale”.
Una guida che ha cambiato il modo di viaggiare
Le guide di Frommer sono diventate una bibbia per una generazione di viaggiatori, vendendo oltre 75 milioni di copie nel corso dei decenni. “Europa a Cinque Dollari al Giorno” ha accompagnato le avventure turistiche di una generazione che voleva vedere il più possibile al minimo costo.
La sua idea era nata da una necessità personale. Dopo la seconda guerra mondiale, Frommer, giovane laureato in legge a Yale, aveva prestato servizio militare in una base a Berlino. Durante i fine settimana di licenza, si era spinto in viaggi per l’Europa, mentre i suoi commilitoni erano convinti che non potessero permettersi il lusso di lasciare la caserma.
Nel 1955 pubblicò a sue spese il primo libro di viaggi: “The G.I.’s Guide to Travelling in Europe”. Il libro fece il tutto esaurito, dando vita, due anni dopo, all’edizione rivisitata “Europe on 5 Dollars a Day” per il pubblico civile.
L’operazione, come spiegò in seguito, era stata “un atto politico”. Stampata in un’epoca in cui nel Vecchio Continente si trovavano ancora stanze d’albergo a due dollari a notte e un pasto al ristorante costava un dollaro, la guida mirava a esporre i lavoratori americani alle stesse esperienze che a più caro prezzo potevano pagare i ricchi.
Un’eredità che continua
L’eredità di Frommer continua anche oggi. La sua figlia Pauline ha ereditato il business di famiglia e continua a pubblicare guide di viaggio, mantenendo l’impegno del padre per il viaggio autentico e accessibile a tutti.
Arthur Frommer ha lasciato un segno profondo nel mondo del turismo. Ha dimostrato che viaggiare non è un lusso riservato a pochi, ma un’esperienza alla portata di tutti, un’occasione per scoprire il mondo, le sue culture e le sue persone, con un occhio attento al budget e alla ricerca di esperienze autentiche.
L’eredità di Frommer nel turismo moderno
L’eredità di Arthur Frommer è ancora viva nel mondo del turismo. La sua idea di un viaggio accessibile e autentico ha influenzato il modo in cui viaggiamo oggi. Le guide di viaggio low-cost, l’utilizzo di Airbnb e la ricerca di esperienze locali sono tutti elementi che riflettono l’approccio di Frommer al viaggio. La sua visione ha contribuito a democratizzare il turismo, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio.