Mercati in bilico tra timori geopolitici e attesa per i dati USA
Le borse europee si muovono in modo contrastante, con i mercati che risentono dei timori di una ulteriore escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, dopo il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte di Mosca. L’indice Stoxx 600 segna un +0,04%, in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti, che saranno valutati dalla Fed per le prossime decisioni sul taglio dei tassi. Londra registra un +0,4%, Francoforte un +0,2%, mentre Milano e Parigi sono in calo dello 0,1%. Madrid segna un +0,08%.
I principali listini europei sono appesantiti dal settore del lusso (-0,8%) e dalle auto (-0,6%), con il mercato europeo quasi fermo. Il settore tecnologico segna un -0,02%, dopo i conti e le stime sul fatturato del produttore di chip Nvidia.
Acquisti sulle utility (+0,1%), con il prezzo del gas che sale del 3% oltre i 48 euro al megawattora. Salgono le assicurazioni (+1%), con Zurich che si mette in mostra con un +2,7% grazie al nuovo piano. Positive le banche (+0,1%), mentre soffrono i titoli del settore dei pagamenti: Nexi cede il 3% e Worldline il 4,6%. Tonica l’energia (+0,6%), in linea con la crescita del petrolio. Il Wti sale del 2% a 70,14 dollari al barile e il Brent a 74,19 dollari (+1,9%).
Criptovalute in corsa, Bitcoin oltre i 98.000 dollari
Prosegue la corsa delle criptovalute, con il Bitcoin che guadagna il 3,8% e supera i 98.000 dollari. Sul fronte valutario, l’euro resta debole a 1,0526 sul dollaro.
Piazza Affari: Moncler e Tim in calo, Leonardo in luce
A Piazza Affari, Moncler cede il 2,6% e Tim l’1,5%. In calo le banche con Popolare Sondrio (-1,1%), Unicredit (-0,6%), Intesa e Bper (-0,4%). In luce Leonardo (+1%). Bene anche Unipol, Saipem e A2a (+0,9%).
L’incertezza geopolitica e le sue ripercussioni sui mercati
L’escalation del conflitto in Ucraina, con il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Russia, ha inevitabilmente gettato un’ombra sui mercati finanziari. La volatilità è destinata a rimanere alta finché non si avrà una maggiore chiarezza sulla situazione geopolitica. L’incertezza è un fattore di rischio che i mercati non amano, e questo si riflette nelle performance delle borse europee. Sarà interessante vedere come la Fed reagirà a questa situazione, tenendo conto anche dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti.