Indagati noti nell’inchiesta sulla tragedia del Natisone
La Procura della Repubblica di Udine ha fatto un passo avanti nell’inchiesta sulla tragedia del Natisone, in cui tre giovani persero la vita a fine maggio travolti dalla piena del fiume. Il fascicolo è passato dal modello 44 al modello 21, da indagati ignoti a indagati noti, come confermato all’ANSA dall’avvocato Gaetano Laghi, legale di Cristian Casian Molnar, una delle vittime.
“Il fascicolo è passato dal modello 44 al modello 21, e cioè da indagati ignoti a indagati noti”, ha spiegato l’avvocato Laghi. “L’ho scoperto, per caso, nelle scorse ore, caricando degli atti, nel portale Giustizia. Si tratta di un’evoluzione abbastanza scontata dell’inchiesta, attendiamo ora di capire quante e quali persone saranno chiamate a rispondere per la morte dei tre amici, posto che la famiglia che assisto si attende giustizia.”
Aspettative di giustizia e chiusura delle indagini
L’avvocato Laghi si dice persuaso che si arriverà presto alla chiusura delle indagini, considerando i tempi necessari per gli accertamenti. “Sono persuaso che si arriverà presto alla chiusura delle indagini”, ha concluso il legale, “considerati i tempi che sono stati necessari per gli accertamenti.”
La famiglia di Cristian Casian Molnar, come le altre famiglie delle vittime, si attende giustizia per la tragica perdita dei loro cari. L’inchiesta è in corso e si attendono ulteriori sviluppi per chiarire le responsabilità e le cause della tragedia.
Considerazioni personali
La tragedia del Natisone è un evento che ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei corsi d’acqua in caso di eventi meteorologici avversi. L’identificazione degli indagati rappresenta un passo importante nell’inchiesta, ma è fondamentale che la giustizia sia fatta in modo equo e trasparente, assicurando che le responsabilità siano accertate e che si possano trarre insegnamenti per evitare tragedie simili in futuro.