Un Ritardo Significativo e Due Opzioni in Contesa
La bozza finale del documento della Cop29 di Baku sulla finanza climatica, pubblicata sul sito dell’Unfccc, non ha ancora raggiunto un accordo definitivo sulla cifra dei finanziamenti da destinare ai paesi vulnerabili. Il documento, previsto inizialmente per la mezzanotte ora locale (le 21 di mercoledì in Italia), è stato rilasciato con un ritardo significativo, intorno alle 7:45 ora locale (le 4:45 in Italia).
La bozza presenta due opzioni di testo sui criteri di finanziamento, una che rispecchia la posizione dei paesi in via di sviluppo e una che riflette la posizione dei paesi sviluppati. Questa duplicità di opzioni suggerisce che la trattativa è ancora in corso e che le divergenze tra le parti rimangono significative.
Il Nodo del Finanziamento Climatico
La questione del finanziamento climatico è al centro delle discussioni della Cop29. I paesi in via di sviluppo chiedono ai paesi sviluppati un impegno concreto per fornire i fondi necessari ad affrontare gli impatti del cambiamento climatico, che colpiscono in modo sproporzionato le nazioni più vulnerabili. I paesi sviluppati, dal canto loro, si sono impegnati a fornire 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020, ma questo obiettivo non è stato ancora raggiunto. La Cop29 è un’occasione cruciale per fare progressi su questo fronte e per definire un nuovo quadro di finanziamento che sia equo, sostenibile e in grado di rispondere alle esigenze dei paesi in via di sviluppo.
Un Segnale di Difficoltà e un Appello alla Collaborazione
Il ritardo nella pubblicazione della bozza finale e la presenza di due opzioni di testo sui criteri di finanziamento sono un segnale che la trattativa sulla finanza climatica si prospetta complessa. È fondamentale che le parti coinvolte dimostrino flessibilità e spirito di collaborazione per raggiungere un accordo che sia equo e sostenibile. Il futuro del pianeta dipende dalla capacità di trovare soluzioni condivise per affrontare la sfida del cambiamento climatico.