L’Ucraina conferma l’utilizzo di armi a lungo raggio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la disponibilità di armi a lungo raggio per l’Ucraina, durante una conferenza stampa con il primo ministro danese Mette Frederiksen. Zelensky ha dichiarato: “L’Ucraina ha capacità a lungo raggio, ci sono droni a lungo raggio di nostra produzione. Ora abbiamo Long Neptunes e Atacms. Useremo tutto questo”. L’annuncio arriva nel giorno in cui Kiev ha utilizzato per la prima volta gli Atacms contro la Russia, come riportato dai media ucraini.
Le armi a lungo raggio a disposizione dell’Ucraina
Zelensky ha elencato le armi a lungo raggio a disposizione dell’Ucraina, includendo droni di produzione nazionale, i missili da crociera Long Neptunes e i missili balistici tattici Atacms. I Long Neptunes sono missili da crociera anti-nave prodotti in Ucraina, con un raggio d’azione di circa 280 chilometri. Gli Atacms, invece, sono missili balistici tattici di fabbricazione statunitense, con un raggio d’azione che può raggiungere i 300 chilometri.
L’impatto strategico delle armi a lungo raggio
L’utilizzo di armi a lungo raggio da parte dell’Ucraina potrebbe avere un impatto strategico significativo sul conflitto. Queste armi permettono all’Ucraina di colpire obiettivi in territorio russo, aumentando la pressione sul Cremlino e offrendo la possibilità di cambiare le dinamiche del conflitto. La capacità di colpire obiettivi a lunga distanza potrebbe anche essere utilizzata per interrompere le linee di rifornimento russe o per colpire centri di comando e controllo.
L’escalation del conflitto
L’annuncio di Zelensky segna un’escalation del conflitto, con l’Ucraina che dimostra di avere la capacità di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Questa escalation potrebbe portare a una risposta da parte della Russia, con il rischio di un’ulteriore intensificazione del conflitto. La comunità internazionale dovrà monitorare attentamente la situazione e cercare di favorire una soluzione diplomatica al conflitto.