Preoccupazione dell’Anm per le nuove misure sui richiedenti asilo
L’Associazione nazionale magistrati (Anm) ha espresso “grave preoccupazione” per l’impatto di due misure introdotte di recente sul sistema di accoglienza dei richiedenti asilo in Italia. Il Consiglio direttivo centrale dell’Anm ha approvato un documento in cui si sottolinea la critica situazione che si prospetta per i tribunali, a causa della reintroduzione del reclamo in Corte di appello contro i provvedimenti dei tribunali sui richiedenti asilo e dell’emendamento al decreto flussi che attribuisce la competenza sulla convalida dei trattenimenti alle Corti di appello.
Secondo l’Anm, il ritorno al doppio grado di merito sui richiedenti asilo avrà un impatto devastante sulle Corti territoriali, mettendole “in ginocchio”. La definizione rapida dei processi d’appello sarà resa più difficoltosa, con stime che prevedono un aumento di 30.000 procedimenti all’anno da gestire in tempi ristrettissimi.
Il documento dell’Anm evidenzia come l’aumento del carico di lavoro per le Corti di appello rischia di rallentare l’iter giudiziario, con possibili conseguenze negative per i richiedenti asilo e per l’intero sistema di accoglienza.
Le misure contestate
Le due misure al centro delle critiche dell’Anm sono:
* **Reintroduzione del reclamo in Corte di appello:** In passato, il reclamo in Corte di appello era previsto per i provvedimenti dei tribunali sui richiedenti asilo. La sua abolizione aveva semplificato il sistema giudiziario, ma la recente reintroduzione rischia di creare un nuovo ostacolo al processo di accoglienza.
* **Attribuzione della competenza sulla convalida dei trattenimenti alle Corti di appello:** L’emendamento al decreto flussi ha trasferito la competenza sulla convalida dei trattenimenti dalle Procure alle Corti di appello. Questa modifica, secondo l’Anm, aggraverà ulteriormente il carico di lavoro per le Corti di appello, già alle prese con l’aumento dei reclami.
Le conseguenze previste
L’Anm prevede che le nuove misure avranno un impatto significativo sul sistema giudiziario, con possibili conseguenze negative per i richiedenti asilo:
* **Ritardi nella definizione dei processi:** Il sovraccarico di lavoro per le Corti di appello rischia di rallentare l’iter giudiziario, con possibili ritardi nella definizione dei processi d’appello.
* **Difficoltà nell’accesso alla giustizia:** Il rischio è che i richiedenti asilo si trovino ad affrontare un iter giudiziario più lungo e complesso, con possibili difficoltà nell’accesso alla giustizia.
* **Sovraccarico di lavoro per i tribunali:** L’aumento del carico di lavoro per i tribunali rischia di compromettere la loro efficienza e la loro capacità di gestire i processi in modo tempestivo ed efficace.
Considerazioni personali
La preoccupazione dell’Anm è comprensibile. Il rischio di un sovraccarico di lavoro per i tribunali, con possibili ritardi nella definizione dei processi, è reale e potrebbe avere conseguenze negative per i richiedenti asilo. È importante che il legislatore tenga conto di queste preoccupazioni e adotti misure per garantire un sistema giudiziario efficiente ed equo per tutti. Il diritto di asilo è un diritto fondamentale e deve essere garantito in modo efficace e tempestivo. La soluzione non può essere un semplice aumento del carico di lavoro per i tribunali, ma piuttosto un’analisi attenta del sistema e l’adozione di misure per renderlo più efficiente e equo.