Una stanza per la dignità
In un clima di crescente attenzione alla lotta contro la violenza di genere, la Questura di Pordenone ha inaugurato “Una stanza tutta per sé”, un ambiente dedicato all’audizione protetta di donne e minori vittime di violenza. L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia e il Soroptimist International d’Italia, mira a creare un ambiente sicuro e confortevole per le vittime, facilitando la denuncia e il percorso verso il rispetto e la dignità della loro persona.
La sala, situata al quinto piano della Questura e raggiungibile attraverso un accesso dedicato, è stata battezzata con il nome del celebre saggio di Virginia Woolf, “Una stanza tutta per sé”, che affronta il tema della libertà creativa e dell’emancipazione femminile. Un nome che richiama la necessità di un ambiente dedicato e protetto per le donne che hanno subito violenza, un luogo dove potersi aprire e raccontare la propria storia senza timore o vergogna.
Un progetto di supporto e sensibilizzazione
Il progetto “Una stanza tutta per sé” non si limita all’allestimento di una sala protetta, ma si pone l’obiettivo di sensibilizzare le donne che hanno subito atti di violenza a rivolgersi alle forze dell’ordine. L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla problematica della violenza di genere, con l’obiettivo di fornire alle vittime un supporto concreto e un percorso di accompagnamento verso la giustizia e la ripresa.
La presidente nazionale di Soroptimist, Adriana Macchi, ha sottolineato l’importanza del progetto, donando al questore un Kit informatico audio-video per la verbalizzazione delle denunce. La flessibilità del progetto permette di raccogliere la testimonianza delle donne anche a casa, in pronto soccorso o in altro ambiente, per supportare al meglio la vittima e garantire un’esperienza più umana e meno traumatizzante.
Un passo avanti nella lotta alla violenza di genere
L’inaugurazione di “Una stanza tutta per sé” rappresenta un passo avanti significativo nella lotta alla violenza di genere. La presenza di un ambiente dedicato all’audizione protetta, in un luogo come la Questura, dimostra la crescente attenzione delle istituzioni verso questa problematica. Il progetto, che si basa sulla collaborazione tra la Polizia e il Soroptimist International, è un esempio concreto di come la sinergia tra istituzioni e società civile possa contribuire a migliorare la vita delle donne e a garantire loro un futuro più sicuro e dignitoso.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla problematica della violenza di genere, con l’obiettivo di fornire alle vittime un supporto concreto e un percorso di accompagnamento verso la giustizia e la ripresa.
Un passo importante, ma non sufficiente
L’inaugurazione di “Una stanza tutta per sé” è un passo importante, ma non sufficiente per affrontare la complessa problematica della violenza di genere. La lotta contro la violenza richiede un impegno costante e multiforme, che coinvolga le istituzioni, la società civile e i cittadini. È necessario lavorare per prevenire la violenza, per garantire alle vittime un supporto adeguato e per promuovere una cultura di rispetto e di uguaglianza tra uomini e donne.