Un cambio di rotta verso la valorizzazione dei senior
Le aziende italiane stanno cambiando approccio verso i lavoratori senior, abbandonando progressivamente i tradizionali prepensionamenti a favore di programmi più innovativi che puntano alla valorizzazione delle loro competenze e alla loro integrazione nel contesto lavorativo. Un’indagine condotta dalla Luiss Business School su 60 imprese grandi e medio-grandi, presentata alla tavola rotonda “Il presente e il futuro del lavoro”, rivela un trend in crescita: il 75% delle aziende intervistate prevede di introdurre iniziative per gli over 60 nel prossimo biennio 2025-2026, rispetto al 60% che già le attuava nel 2022. Questo significa che le aziende stanno comprendendo l’importanza di trattenere e valorizzare il capitale umano esperto, anziché semplicemente “eliminarlo” con i prepensionamenti.
Meno prepensionamenti, più formazione e mentoring
L’indagine evidenzia un calo significativo del ricorso ai prepensionamenti, che passano dal 33,3% delle aziende nel 2022 al 23,3% per il prossimo biennio. Al contrario, si registra un aumento significativo di programmi che puntano a coinvolgere i senior in modo attivo: il mentoring intergenerazionale, ad esempio, passa dall’8,3% al 16,7% delle aziende. Anche la formazione per il reskilling, ovvero il riqualificarsi per nuove attività, è in crescita, passando dal 5% al 18,3%. Inoltre, si registra un aumento del supporto per attività di cura come caregiver, che passa dall’8,3% al 13,3%.
L’importanza di politiche mirate e dati affidabili
“Fino ad adesso soltanto una maggioranza relativa delle aziende ha politiche specifiche per i collaboratori senior, nei prossimi anni ci si aspetta un impegno maggiore”, ha sottolineato Matteo Caroli, associate dean della Luiss Business School per Sustainability and impact e responsabile di ricerca applicata e osservatori. Caroli ha anche sottolineato l’importanza di “dati affidabili e analisi per capire quali siano le politiche migliori e come attuarle in maniera tale che le persone senior siano valorizzate al massimo dentro le loro organizzazioni”.
Un futuro più inclusivo e sostenibile
L’evoluzione delle politiche aziendali verso i lavoratori senior è un segnale positivo per il futuro del lavoro. La crescente attenzione alla formazione continua, al mentoring intergenerazionale e al supporto per le attività di cura dimostra una maggiore sensibilità verso le esigenze di questa fascia di popolazione e un riconoscimento del valore che i senior possono apportare alle aziende. Questo cambio di paradigma potrebbe contribuire a creare un ambiente lavorativo più inclusivo e sostenibile, in cui le competenze e l’esperienza di tutti i lavoratori siano valorizzate.