Riscatto contributivo: 5 anni in più per chi è entrato nel sistema dal 1996
L’Inps ha pubblicato una circolare con le istruzioni per il riscatto dei periodi non coperti da contributi per chi è entrato nel sistema contributivo dal 1996. La novità introdotta dalla legge di bilancio 2024 consente a questa categoria di lavoratori di riscattare fino a 5 anni, anche non continuativi, cumulabili con il riscatto già possibile dal 2019.
Il riscatto è possibile per i lavoratori “privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione”. Bisogna avere almeno un contributo obbligatorio nella gestione pensionistica in cui è esercitata la facoltà di riscatto, versato in epoca precedente alla data di presentazione della domanda.
Il pagamento dei contributi per i periodi non coperti da contribuzione (ma non per quelli per i quali la contribuzione era obbligatoria ma non è stata versata) andrà fatta con le aliquote contributive vigenti nel regime dove il riscatto opera alla data di presentazione della domanda (quindi quelle della gestione separata in caso di collaboratore con questo regime o quelle del lavoro dipendente in caso di lavoratore subordinato).
“L’eventuale acquisizione di anzianità assicurativa anteriore al 1° gennaio 1996, spiega la circolare, determina l’annullamento d’ufficio del riscatto già effettuato, con restituzione dell’onere al soggetto che lo ha versato senza riconoscimento di maggiorazioni a titolo di interessi.”
Chi può beneficiare del riscatto
Possono beneficiare del riscatto i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi solo a partire dal 1996, quindi sono interamente nel sistema contributivo. Inoltre, devono essere privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione.
Come funziona il riscatto
Il riscatto consente di aumentare l’anzianità contributiva per il calcolo della pensione. Si possono riscattare fino a 5 anni, anche non continuativi, cumulabili con il riscatto già possibile dal 2019. Il pagamento dei contributi per i periodi riscattati avviene con le aliquote contributive vigenti al momento della presentazione della domanda.
Attenzione ai periodi già coperti da contribuzione
È importante ricordare che il riscatto non è possibile per i periodi per i quali la contribuzione era obbligatoria ma non è stata versata. Ad esempio, non è possibile riscattare periodi di lavoro nero.
Cosa succede se si acquisisce anzianità anteriore al 1996
Se dopo il riscatto si acquisisce anzianità contributiva anteriore al 1° gennaio 1996, il riscatto verrà annullato d’ufficio e il contributo versato verrà restituito al lavoratore. Non saranno riconosciute maggiorazioni a titolo di interessi.
Un’opportunità per chi ha iniziato a lavorare tardi
Questa nuova possibilità di riscatto contributivo rappresenta un’opportunità per chi ha iniziato a lavorare tardi e ha quindi un’anzianità contributiva inferiore rispetto a chi ha iniziato a lavorare prima. Il riscatto può contribuire a migliorare la pensione finale, soprattutto per chi ha un’anzianità contributiva limitata. Tuttavia, è importante valutare attentamente i costi e i benefici del riscatto prima di prendere una decisione, considerando il proprio reddito attuale e le proprie aspettative di vita.