Un’oasi di collaborazione scientifica
Il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (ICTP) di Trieste celebra il suo 60° anniversario con un evento che riunisce scienziati da 38 paesi per discutere le sfide globali del futuro. L’evento, che si terrà a Trieste, è un’occasione per riflettere sul ruolo cruciale che l’ICTP ha svolto nel promuovere la collaborazione scientifica internazionale e la ricerca d’eccellenza. Fondato nel 1964 dal fisico pakistano Abdus Salam, premio Nobel per la Fisica nel 1979, in collaborazione con il fisico italiano Paolo Budinich, l’ICTP è nato durante la Guerra Fredda, diventando uno dei pochi luoghi al mondo in cui scienziati di entrambi i lati della cortina di ferro potevano incontrarsi e collaborare. L’ICTP ha ospitato ricercatori provenienti da tutto il mondo, contribuendo a creare una rete di collaborazione scientifica che ha superato le barriere politiche e geografiche.
Il Centro ha svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione del sincrotrone Sesame in Giordania, inaugurato nel 2017, una collaborazione che coinvolge, tra gli altri, Israele, Iran, Turchia e Palestina. L’ICTP offre un rifugio sicuro anche ai ricercatori in fuga da conflitti e persecuzioni, come quelli ucraini e russi nell’ultimo periodo. Ogni anno, infatti, ospita in media 6mila scienziati provenienti da oltre 150 Paesi e dalle sue stanze sono passati 19 vincitori della medaglia Fields, il più importante riconoscimento internazionale in matematica, e 108 Nobel.
L’evento del 60° anniversario sarà un’occasione per celebrare il passato, ma anche per guardare al futuro. I partecipanti discuteranno le sfide globali del futuro, dal calcolo scientifico alle scienze del clima e dell’energia, in un’atmosfera di collaborazione internazionale e ricerca d’eccellenza. L’evento sarà un’occasione per riflettere sul ruolo cruciale che la scienza e la tecnologia possono svolgere nell’affrontare le sfide globali del nostro tempo.
“La scienza è essenziale per creare politiche informate e la cooperazione internazionale necessarie ad affrontare sfide globali”, afferma Atish Dabholkar, direttore dell’ICTP. “La missione dell’ICTP rimane quindi rilevante oggi come ai tempi di Abdus Salam: far avanzare le frontiere della conoscenza – conclude Dabholkar – contribuendo così a costruire un mondo più equo e inclusivo.”
Un modello di diplomazia scientifica
L’ICTP rappresenta un modello di diplomazia scientifica, un luogo dove scienziati di diverse culture e nazionalità possono incontrarsi e lavorare insieme per il progresso della conoscenza. Il Centro ha dimostrato che la scienza può essere un ponte tra culture e nazioni, contribuendo a costruire un mondo più pacifico e collaborativo. La sua storia è un esempio di come la ricerca scientifica possa superare le barriere politiche e geografiche, aprendo nuove strade per la collaborazione internazionale. L’ICTP ha dimostrato che la scienza può essere un potente strumento per il dialogo e la comprensione reciproca, contribuendo a costruire un futuro più luminoso per tutti.
Un futuro luminoso
L’ICTP rappresenta un modello di eccellenza per la ricerca scientifica internazionale. Il suo 60° anniversario è un’occasione per celebrare il suo passato e per guardare con ottimismo al futuro. La sua capacità di riunire scienziati da tutto il mondo, indipendentemente dalle loro origini, è un messaggio di speranza per un futuro più collaborativo e inclusivo. La scienza può essere un potente strumento per il progresso sociale e la risoluzione dei problemi globali. L’ICTP è un esempio di come la ricerca scientifica possa contribuire a costruire un mondo migliore per tutti.