L’inseguimento dell’ex campione
Mo Farah, quattro volte campione olimpico nei 5000 e 10.000 metri, ha dimostrato di non aver perso la sua velocità nemmeno dopo il ritiro dalle competizioni professionistiche. L’ex mezzofondista inglese, durante una corsa con la moglie Tania nei pressi della loro tenuta nel Surrey, ha lasciato il suo cellulare su un muricciolo per poter correre più liberamente. Ma pochi istanti dopo, un furgone bianco si è fermato vicino al telefono, un uomo è sceso, ha preso il telefono e ha ripreso la corsa a tutta velocità.
Farah non ci ha pensato due volte e ha inseguito il veicolo, raggiungendolo in pochi secondi e facendosi restituire il suo cellulare. Un’azione che ha dimostrato la sua determinazione e il suo spirito competitivo, anche al di fuori del campo da gara.
La denuncia e le indagini
Nonostante l’inseguimento e la restituzione del telefono, l’incidente non è passato inosservato. Sir Mo, nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta nel 2017, ha sporto denuncia per la violazione della sicurezza nella sua tenuta, che è sorvegliata da guardie 24 ore su 24. La polizia inglese ha aperto un’indagine per scoprire come il ladro sia riuscito a entrare nella proprietà e a rubare il telefono.
L’incidente solleva interrogativi sulla sicurezza delle proprietà private, anche quelle con sistemi di sorveglianza attivi. La polizia sta indagando per identificare il ladro e per capire come ha superato le misure di sicurezza della tenuta di Farah.
Un’azione coraggiosa e un monito sulla sicurezza
L’azione di Mo Farah è stata sicuramente coraggiosa e dimostra che il suo spirito competitivo non è mai venuto meno. Tuttavia, l’incidente è un monito sulla necessità di rafforzare la sicurezza nelle proprietà private, anche quelle con sistemi di sorveglianza attivi. La polizia sta indagando per scoprire come il ladro sia riuscito a entrare nella tenuta di Farah e per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.