Protesta a Potenza contro la crisi idrica
Nel centro storico di Potenza, centinaia di studenti e cittadini si sono radunati per una manifestazione di protesta contro la grave crisi idrica che sta colpendo la regione Basilicata. Lo striscione “Diritto alla doccia” riassume efficacemente il disagio che sta vivendo la popolazione, costretta a fare i conti con drastiche riduzioni quotidiane dell’erogazione idrica.
Gli studenti potentini hanno rinviato di 24 ore la manifestazione sulla scuola che nelle altre città italiane si è tenuta ieri, concentrando la loro attenzione sulla crisi idrica. Il loro grido di protesta si è levato contro il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia), e contro la scelta di convogliare l’acqua del fiume Basento nella diga del Camastra, sempre più vuota e al centro della crisi idrica lucana.
Dubbi sulla scelta del Basento e richieste di trasparenza
I manifestanti, tra cui rappresentanti di Cgil, Uil e Usb, hanno espresso perplessità sulla scelta di convogliare l’acqua del Basento nella diga del Camastra. La preoccupazione è legata alla possibile contaminazione dell’acqua del fiume, che viene definita “inquinata” dai manifestanti. Essi hanno chiesto analisi approfondite sulla potabilità dell’acqua e una maggiore trasparenza nella gestione della crisi idrica.
Il Comitato Acqua pubblica, organizzatore della manifestazione, ha ribadito i tre punti principali della protesta: acqua pulita, trasparenza nella gestione e rispetto dei 140.000 cittadini che stanno subendo le restrizioni quotidiane dell’erogazione idrica.
Il ruolo delle istituzioni
Una delegazione di studenti, cittadini e sindacati è stata ricevuta dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro, e dal sindaco, Vincenzo Telesca (centrosinistra). La speranza è che il dialogo con le istituzioni possa portare a soluzioni concrete per affrontare la crisi idrica e garantire il diritto all’acqua potabile per tutti i cittadini.
Un problema complesso che richiede soluzioni concrete
La crisi idrica in Basilicata è un problema complesso che richiede soluzioni concrete e immediate. La protesta degli studenti e dei cittadini è un segnale importante che dimostra la crescente preoccupazione per la scarsità di acqua e la necessità di una gestione trasparente e responsabile delle risorse idriche. È fondamentale che le istituzioni si impegnino a trovare soluzioni efficaci per garantire l’accesso all’acqua potabile a tutti i cittadini e per prevenire future crisi idriche.