La sfida dell’elettrico: costi alti e competizione cinese
La transizione verso l’elettrico, obiettivo ambizioso per la riduzione delle emissioni, sta creando non poche difficoltà all’industria automobilistica europea. Roberto De Miranda, a.d. del gruppo Ori Martin, specializzato nella produzione di acciai per il settore automotive, ha espresso le sue preoccupazioni in merito a questa rivoluzione in atto.
Secondo De Miranda, le auto elettriche prodotte in Cina sono di ottima qualità e offrono un rapporto qualità-prezzo imbattibile. Questo, unito alla difficoltà dell’Europa nel competere in termini di costi di produzione, mette a rischio la competitività del settore automotive europeo.
“Nonostante gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, non siamo competitivi sulla filiera europea per produrre milioni di auto elettriche che possano soddisfare i target del 2035 e oltre”, ha dichiarato De Miranda.
Un futuro incerto per la mobilità elettrica in Europa
Il futuro dell’auto elettrica in Europa è incerto. La competizione cinese, i costi elevati di produzione e la domanda debole stanno creando un contesto sfidante per l’industria automobilistica.
De Miranda ha sottolineato la necessità di un “check point” nel 2026 per valutare l’andamento della transizione verso l’elettrico e, se necessario, rivedere i tempi previsti.
“Non credo si tornerà indietro ma sappiamo che nel 2026 ci sarà un check point per capire dove siamo e si potrà a quel punto allungare i tempi della transizione. Noi non ci tiriamo indietro dinnanzi agli obiettivi sfidanti, a patto che siano raggiungibili”, ha affermato De Miranda.
Un anno difficile per il mercato dell’acciaio
Il 2024 si preannuncia come un anno difficile per il mercato dell’acciaio, con un forte rallentamento in tutti i settori.
“Il 2024 non sarà ricordato come uno dei più brillanti: c’è un forte rallentamento in tutti i settori, e noi molto focalizzati sull’automotive stiamo vivendo sia problemi di breve termine perché c’è una domanda debole, e di lungo perché la rivoluzione in atto nel mondo auto, in Europa in particolare, mette in difficoltà noi e anche il consumatore”, ha concluso De Miranda.
Un futuro sostenibile?
Le dichiarazioni di De Miranda sollevano un punto cruciale: la transizione verso la mobilità elettrica è un processo complesso che richiede un’attenta pianificazione e un’analisi realistica delle sfide in gioco. La competizione con la Cina, il costo elevato della produzione e la domanda debole sono fattori che potrebbero rallentare o persino compromettere il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. È necessario un approccio pragmatico e collaborativo tra industria, governi e consumatori per garantire una transizione verso la mobilità elettrica realmente sostenibile e competitiva.