Un Viaggio nel Limbo Storico
“Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta”, diretto da Gianluca Jodice, è un film che si addentra in un periodo storico poco esplorato dal cinema: le settimane finali della prigionia di Maria Antonietta e Luigi XVI, gli ultimi re di Francia. Il film, che ha aperto il Locarno Film Festival 2023 e arriverà nelle sale italiane il 21 novembre, si presenta come un’opera intima e introspettiva che racconta il declino e la tragica fine di una dinastia, concentrandosi sui sentimenti e le emozioni dei personaggi.
Il film è suddiviso in tre atti, “Gli dei”, “Gli uomini” e “I morti”, che rappresentano un viaggio nel tempo e nella psiche dei protagonisti, mostrando la loro progressiva discesa nell’abisso della prigionia e della morte. Il titolo, “Le Déluge”, è un riferimento alla frase premonitrice attribuita a Luigi XV, “dopo di me, il diluvio”, che evoca la fine di un’epoca e l’avvento di un nuovo ordine.
Un’Involuzione Umana e Scenica
Come spiega il regista Gianluca Jodice, “Le Déluge” non è solo un film storico, ma un’opera che si concentra sull’involuzione umana e scenica dei personaggi. Il film rappresenta la progressiva perdita di dignità e di potere dei reali, dalla loro iniziale aura di “divinità” alla loro completa caduta. L’abbigliamento, gli atteggiamenti e l’ambiente circostante cambiano progressivamente, riflettendo il declino interiore dei personaggi.
Il regista ha scelto di rappresentare questo declino attraverso la fotografia, le inquadrature e i movimenti di macchina, che diventano sempre più nervosi e instabili man mano che la situazione si aggrava. La scelta di girare il film in location storiche, come il Castello Ducale di Agliè e la Reggia di Venaria Reale, contribuisce a creare un’atmosfera autentica e suggestiva.
La Trasformazione di Maria Antonietta
Il film si concentra in particolare sulla trasformazione interiore di Maria Antonietta, interpretata da Mélanie Laurent. La regina, inizialmente una giovane donna viziata e speranzosa, subisce un profondo cambiamento man mano che la sua situazione peggiora. Da ragazza viziata e speranzosa di tornare alle sue feste, diventa una donna responsabile e determinata a costruire una fine degna per se stessa e per la sua famiglia.
La performance di Mélanie Laurent è intensa e toccante, e cattura la complessità e la fragilità del personaggio. La sua interpretazione ci mostra la trasformazione di Maria Antonietta da giovane donna ingenua a donna forte e determinata, che affronta la sua tragica fine con dignità e coraggio.
La Fedeltà ai Documenti Storici
Per ricreare l’atmosfera e le dinamiche del periodo storico, il regista si è basato sui diari di Cléry, valletto del re che accompagnò i reali durante la loro detenzione. I diari di Cléry offrono uno sguardo interno e intimo sulla vita dei reali in prigionia, rivelando dettagli inediti e personali.
Il regista ha dichiarato di essere stato molto fedele ai documenti storici, pur mantenendo una certa libertà creativa. “L’invenzione quando tratti periodi storici è fondamentale, ma può prendere il suo spazio solo su una base documentale”, ha spiegato Jodice. I diari di Cléry, oltre a fornire informazioni storiche, offrono anche un’analisi psicologica dei personaggi, e contribuiscono a rendere il film ancora più coinvolgente e autentico.
Un Cast di Stelle
Oltre a Mélanie Laurent, il film vanta un cast di attori di talento, tra cui Guillaume Canet nel ruolo di Luigi XVI, Aurore Broutin nel ruolo di Elisabeth, Hugo Dillon nel ruolo di Henri, Fabrizio Rongione nel ruolo di Cléry, Anouk Darwin Homewood nel ruolo di Maria Teresa e Vidal Arzoni nel ruolo di Luigi.
La scelta degli attori è stata attentamente ponderata, e ogni attore ha saputo dare vita al suo personaggio con grande intensità e autenticità. Le performance degli attori contribuiscono a rendere il film ancora più coinvolgente e emozionante.
Un’Opera di Introspezione Storica
‘Le Déluge’ non si limita a raccontare un periodo storico, ma si addentra nell’animo dei personaggi, offrendo un’interpretazione intima e introspettiva di un momento cruciale della storia francese. Il film ci invita a riflettere sulla fragilità del potere, sulla forza della dignità umana e sulla capacità di affrontare la tragedia con coraggio e determinazione.