‘Salva-Milano’, ok in arrivo dalla Camera
La Camera si appresta a dare il via libera alla norma cosiddetta ‘salva-Milano’, una misura interpretativa della legge sull’urbanistica che consentirebbe di sbloccare una serie di cantieri anche nel capoluogo lombardo.
Le commissioni Ambiente e attività produttive della Camera dovrebbero infatti dare l’ok domani sera al provvedimento sulla rigenerazione urbana che approderebbe in Aula in settimana con l’emendamento di Tommaso Foti (che riprende proposte di FdI e Pd).
Il testo, che deve poi passare al Senato, stabilisce che l’ok preventivo di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non sia obbligatorio in caso di costruzione di nuovi immobili su lotti che si trovano in ambiti edificati e urbanizzati, in caso di sostituzione di edifici esistenti o interventi su edifici esistenti in ambiti edificati.
L’obiettivo: sbloccare i cantieri
L’obiettivo della norma è quello di semplificare le procedure per la realizzazione di nuovi edifici e la riqualificazione di quelli esistenti, in particolare a Milano, dove la burocrazia ha spesso rallentato o bloccato i cantieri.
La norma, se approvata, consentirebbe quindi di velocizzare i tempi di realizzazione di nuovi progetti e di riqualificare il patrimonio edilizio esistente, contribuendo allo sviluppo della città.
Critiche e dubbi
La norma ha però suscitato critiche da parte di alcuni, che temono che possa portare a una cementificazione incontrollata e a una perdita di verde urbano.
Altri, invece, sostengono che la norma è necessaria per sbloccare i cantieri e per dare un impulso all’economia, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale.
Il dibattito in corso
Il dibattito sulla norma ‘salva-Milano’ è ancora in corso e si prevede che sarà acceso nei prossimi giorni, sia in Camera che al Senato.
Sarà interessante vedere come si evolverà la discussione e quali saranno le decisioni finali che verranno prese.
Un passo avanti per la rigenerazione urbana?
La norma ‘salva-Milano’ rappresenta un tentativo di semplificare le procedure per la rigenerazione urbana, ma è importante valutare attentamente le potenziali conseguenze. Da un lato, potrebbe accelerare la realizzazione di nuovi progetti e la riqualificazione di quelli esistenti, contribuendo allo sviluppo della città. Dall’altro, è necessario garantire che la norma non si traduca in una cementificazione incontrollata e in una perdita di verde urbano. Il dibattito in corso è fondamentale per trovare un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità.