Emiliano attacca la legge sull’autonomia: “Completamente sbagliata”
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sferrato un attacco durissimo alla legge sull’autonomia, definendola “completamente sbagliata dal punto di vista costituzionale”. Durante una conferenza stampa a Bari, Emiliano ha accusato il ministro Calderoli di aver “fatto una legge completamente sbagliata” e ha richiesto al ministro di “ammettere l’errore” e di “chiedere scusa”.
Emiliano ha inoltre sottolineato che “non spetta a lui decidere se tornare in parlamento” e ha invitato Calderoli a “studiarsi la Costituzione ed evitare di ripartire in maniera frettolosa”.
“Calderoli deve prendersi una pausa come la Corte gli ha consigliato e poi bisogna ricominciare a discutere”, ha concluso Emiliano.
“Il ko è totale”
Emiliano ha definito il “ko” sull’autonomia “totale”, sia sui punti che sono stati cassati dalla Corte Costituzionale, sia su quelli che sono rimasti in piedi. “Tutto ciò che è rimasto in piedi è stato interpretato contro la volontà del legislatore che lo aveva prodotto”, ha affermato Emiliano, aggiungendo che “ho sentito dire che la legge è salva, questa è una barzelletta. La legge è stata completamente sconvolta”.
Secondo Emiliano, la sentenza della Corte Costituzionale ha completamente stravolto la legge sull’autonomia, rendendola inapplicabile nella sua forma originaria.
Considerazioni personali
Le parole di Emiliano riflettono un’opinione diffusa, ovvero che la legge sull’autonomia sia stata concepita in modo frettoloso e senza una profonda analisi delle implicazioni costituzionali. L’invito a Calderoli di “studiarsi la Costituzione” e di “prendersi una pausa” è un chiaro segnale di come la questione dell’autonomia richieda un approccio più ponderato e attento. La sentenza della Corte Costituzionale ha evidenziato le fragilità di questa legge, aprendo un dibattito su come riformare il sistema italiano in modo da garantire un’autonomia reale e sostenibile per le regioni.