Arresto di due artigiani per modifiche di pistole giocattolo
La Polizia di Stato ha arrestato due artigiani, di 58 e 62 anni, a Napoli e provincia. I due uomini sono stati sorpresi mentre si scambiavano una pistola semiautomatica calibro 6.35 con matricola abrasa e caricatore contenente sei proiettili. Le indagini della Squadra Mobile partenopea hanno portato alla luce due officine altamente sofisticate, una a Napoli e l’altra a Sant’Anastasia, dove i due artigiani modificavano pistole giocattolo per renderle vere.
Gli agenti hanno trovato anche una colla bicomponente speciale, utilizzata per evitare che le repliche modificate potessero esplodere durante lo sparo. Le pistole giocattolo venivano modificate con materiali simili, ma non ugualmente performanti, a quelli delle vere armi da fuoco.
L’operazione “Disarmare Napoli”
L’arresto dei due artigiani rappresenta una prima risposta alle richieste di “disarmare Napoli”, giunte da più parti. Le indagini sono state coordinate dai procuratori Nicola Gratteri e Marco Del Gaudio, e le misure cautelari sono state emesse dai gip di Napoli e Nola.
L’operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrastare la diffusione di armi illegali e la criminalità organizzata a Napoli.
Il problema delle armi illegali a Napoli
L’arresto di questi due artigiani evidenzia un problema diffuso a Napoli, quello delle armi illegali. La facilità con cui si possono modificare le pistole giocattolo per renderle vere rappresenta un serio pericolo per la sicurezza pubblica. Le autorità devono continuare a combattere questo fenomeno con determinazione, investendo in controlli e prevenzione.