Un appello per il ritorno alle regole classiche
Le Finals di Torino hanno visto un’altra voce alzarsi contro le attuali regole del doppio tennis, in particolare quelle che prevedono il super tie-break al posto del terzo set. Simone Bolelli e Andrea Vavassori, dopo la sconfitta al super tie-break contro Marcelo Arevalo e Mate Pavic, hanno espresso la loro contrarietà al format attuale, un sentimento condiviso da molti doppisti.
“È già stato detto tante volte”, ha ricordato Bolelli, “ci sono eventi importanti con questo format, e tutti i doppisti non sono d’accordo nel giocare con queste regole che definirei ballerine. Sono regole che non devono essere applicate ai grandi eventi, perché finché giochi i 250 e i 500 va bene, ma Olimpiadi e perlomeno le Finals devono essere giocate, secondo me, col punteggio classico.”
L’impatto sulle Finals e le Olimpiadi
Il compagno di doppio Vavassori, Andrea, ha condiviso la stessa opinione: “Capisco i diritti tv”, ha osservato, “ma un evento del genere, come le Finals, in cui il pubblico paga anche delle cifre molto alte, più lo show è lungo, più il pubblico è contento. Quando hai mostrato durante l’anno di fare tanti risultati, uscire così in tre minuti in un evento del genere dispiace. Al tie break purtroppo su una superficie così veloce quando ti scappano i primi punti è difficile recuperare e loro hanno tenuto una percentuale troppo alta di prime. Sarebbe stato meglio potersela giocare fino in fondo come negli Slam.”
Entrambi i giocatori hanno espresso la speranza che, in futuro, si possa tornare al format tradizionale almeno per le Finals e le Olimpiadi: “Speriamo che magari, nei prossimi anni”, ha concluso Vavassori, “si possa tornare, almeno in questo evento e nelle Olimpiadi, a un format di due set su tre normali.”
Un dibattito aperto
La questione del format del doppio tennis è un tema che divide. Da un lato, il super tie-break offre un finale rapido e spettacolare, ideale per le esigenze televisive. Dall’altro, il format tradizionale garantisce un maggiore equilibrio e un’esperienza più completa per gli atleti e il pubblico. Sarà interessante vedere se l’appello dei doppisti avrà un impatto sulle decisioni future per i grandi tornei, come le Finals e le Olimpiadi.