Sequestro di beni per due avvocati accusati di circonvenzione di incapace
I carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Vibo Valentia hanno eseguito un decreto con il quale il Gip ha disposto un sequestro di beni a carico di due avvocati, accusati di circonvenzione aggravata di persone incapaci.
Nei confronti dei due legali è stato disposto, in particolare, il sequestro di 35 mila euro in contanti e di preziosi per un valore di tremila euro.
Secondo quanto è emerso da un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica, diretta da Camillo Falvo, i due legali avrebbero approfittato della vulnerabilità di una cliente, costringendola a procurargli ingenti somme di denaro, gioielli, prodotti informatici ed alcolici ed a disinvestire alcuni asset finanziari.
L’indagine e la denuncia
L’indagine svolta dai carabinieri che ha portato alla richiesta da parte della Procura al Gip di emissione del provvedimento di sequestro è stata avviata sulla base di una denuncia presentata dalla cliente dei due avvocati che sarebbe stata raggirata.
Altri indagati
Altre tre persone risultano indagate nella stessa inchiesta con l’accusa di avere contribuito, a vario titolo, all’attuazione del disegno criminoso.
L’abuso di fiducia e la vulnerabilità
Questo caso solleva un punto importante riguardo all’abuso di fiducia e alla vulnerabilità delle persone. Gli avvocati, figure che dovrebbero garantire la tutela dei diritti, sono accusati di aver sfruttato la fragilità di una cliente per ottenere un indebito vantaggio economico. Questo episodio evidenzia la necessità di una maggiore attenzione alla protezione delle persone più deboli e di una più rigorosa applicazione delle norme che tutelano la loro integrità.