Ucraina condanna la telefonata Scholz-Putin: “Tentativo di appeasement” che non aiuta la pace
atlante
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Ucraina condanna la telefonata Scholz-Putin
L’Ucraina ha espresso la sua disapprovazione per la recente telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin, definendola un “tentativo di appeasement” che non contribuisce agli sforzi per la pace. Il ministero degli Esteri ucraino ha rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che tali discorsi non fanno altro che alimentare le speranze di Putin di alleviare il suo isolamento internazionale. “Ciò che serve sono azioni concrete e forti che lo costringano alla pace, non persuasione e tentativi di appeasement che Putin interpreta come un segno di debolezza e li usa a suo vantaggio”, ha aggiunto il ministero.
La posizione dell’Ucraina
L’Ucraina ritiene che la strategia di “appeasement” non sia efficace per porre fine alla guerra. Il governo ucraino sostiene che la pace non può essere raggiunta attraverso la persuasione o i tentativi di accontentare Putin. Invece, si richiede un’azione decisa e concreta che costringa la Russia a cessare le ostilità.
Il contesto della telefonata
La telefonata tra Scholz e Putin è avvenuta a tre anni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. La guerra ha causato un’enorme devastazione e sofferenza in Ucraina, e ha avuto un impatto significativo sull’economia globale. La comunità internazionale ha condannato l’aggressione russa e ha imposto sanzioni alla Russia.
Riflessioni sull’appeasement
La critica dell’Ucraina alla telefonata Scholz-Putin solleva un punto importante: la questione dell’appeasement e della sua efficacia nel risolvere i conflitti. L’appeasement, la politica di cedere alle richieste di un aggressore per evitare un conflitto, ha una storia controversa. Sebbene possa sembrare una soluzione attraente in un primo momento, l’appeasement spesso porta a ulteriori aggressioni e non risolve il problema alla radice. In questo caso, l’Ucraina teme che la telefonata possa essere interpretata come un segno di debolezza da parte dell’Occidente, incoraggiando Putin a proseguire la sua aggressione.
