La posizione di Tajani: “Fermare la Commissione sarebbe un grave errore”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso preoccupazione per la possibile interruzione dell’avvio della nuova Commissione Europea, definendolo un “errore grave”. In una dichiarazione rilasciata dopo un incontro con Manfred Weber, presidente dell’eurogruppo Ppe, Tajani ha sottolineato l’importanza di dare il via immediato alla Commissione, affermando che “per il bene dell’Europa è cruciale fare in modo che parta immediatamente”.
Critiche ai socialisti e difesa di Fitto
Tajani ha puntato il dito contro i socialisti, accusandoli di avere una posizione “contro l’Europa”. Secondo il ministro, la loro opposizione alla nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente è frutto di una “ideologia” e non di un reale interesse per il bene dell’Unione Europea. Ha definito Fitto un “democristiano” e non un “estremista”, e ha ribadito l’importanza della sua nomina, sottolineando anche le parole del Presidente Mattarella, che ha definito la sua presenza come vicepresidente “importante”.
La posizione di Weber e l’allargamento della maggioranza
Tajani ha anche riportato la posizione di Weber, che si è opposto all’allargamento della maggioranza. Questo aspetto potrebbe essere legato alla nomina di Fitto, in quanto membro del gruppo Ecr, e potrebbe contribuire a rendere più complessa la formazione della nuova Commissione.
Le implicazioni politiche del blocco della Commissione
Il possibile blocco della Commissione Europea è un evento significativo che potrebbe avere importanti implicazioni politiche. La nomina di Fitto e la posizione dei socialisti sollevano questioni cruciali sulla composizione e la direzione della nuova Commissione. È importante monitorare l’evoluzione della situazione e le possibili conseguenze per l’Unione Europea.