Un addio ricco di soddisfazioni
Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera Festival per dieci edizioni, si congeda con un mix di emozioni: la malinconia per l’addio e la soddisfazione per il lavoro svolto. In una recente intervista, Micheli ha espresso il suo orgoglio per la crescita del festival, che è diventato una “manifestazione internazionale” e un “orgoglio cittadino”, contribuendo a far conoscere il compositore bergamasco e la vocazione artistica della città.
Micheli sottolinea l’importanza di “scoprire o riscoprire” le opere di Donizetti, un compositore “geniale spesso misconosciuto”, e di rivisitarle in una “nuova luce”. Tra le sue scoperte più importanti, Micheli cita “L’ange de Nisida”, un’opera commissionata a Donizetti dal Theatre de la Reinassance di Parigi, ma mai realizzata a causa di problemi economici. La partitura è stata ricostruita solo recentemente e ha debuttato al teatro Donizetti di Bergamo nel 2019.
Un programma ricco di novità
L’edizione 2023 del festival propone un programma ricco di opere di Donizetti, tra cui “Robert Devereux”, “Don Pasquale” e “Zoraida di Granata”. Le opere saranno eseguite in nuove edizioni critiche, con un cast di alto livello e registi di fama internazionale. Il festival ha anche sperimentato nuove forme di espressione, come l’opera su Raffaella Carrà e l’unione con la techno, dimostrando la sua apertura alla contemporaneità.
Micheli sottolinea l’importanza di “riconciliare cultura alta e popolare”, e di rendere la cultura “più efficace nel far felici tante persone”. In questo senso, il Donizetti Opera Festival si propone come una “porta di accesso” alla cultura, offrendo un’esperienza coinvolgente che unisce musica, teatro e arte.
Un futuro incerto
L’addio di Micheli lascia un vuoto nel panorama culturale di Bergamo. Il festival è alla ricerca di un nuovo direttore artistico, che dovrà continuare il lavoro di valorizzazione del compositore bergamasco e di promozione della cultura. Il festival rappresenta un punto di riferimento per la città e per il mondo, un “messaggio a tutto il mondo” che promuove la cultura musicale, teatrale e politica.
Micheli si trasferirà a Berlino, dove continuerà la sua carriera nel mondo dell’opera. Il suo lavoro al Donizetti Opera Festival ha lasciato un segno indelebile, contribuendo a far conoscere Donizetti e a promuovere la cultura a Bergamo. Il futuro del festival è incerto, ma la sua eredità è solida e il suo messaggio forte: la cultura è una forza che unisce e che può cambiare il mondo.
Il futuro del Donizetti Opera Festival
L’addio di Francesco Micheli segna una nuova fase per il Donizetti Opera Festival. La scelta del nuovo direttore artistico sarà cruciale per il futuro del festival. Sarà importante trovare una figura che sappia continuare il lavoro di Micheli, promuovendo la cultura e la musica di Donizetti, e che sappia innovare, adattando il festival alle esigenze del pubblico contemporaneo.