L’allarme di Vogue: il ritorno delle modelle ultra magre
Un allarme è stato lanciato da Chioma Nnadi, direttrice dell’edizione britannica di Vogue, riguardo a una preoccupante tendenza che sta riemergendo nel mondo della moda: il ritorno delle modelle ultra magre sulle passerelle. In un’intervista alla Bbc, Nnadi ha espresso la sua profonda preoccupazione, dichiarando: “Siamo in un momento in cui vediamo la magrezza tornare alla moda”.
La direttrice di Vogue Uk, in carica da un anno, ha condiviso i suoi timori con diverse colleghe del settore moda, britannico e internazionale. Nnadi ritiene che questa tendenza sia alimentata dalla crescente popolarità di farmaci anti-obesità, come Ozempic, inizialmente sviluppato per il trattamento del diabete, ma ora ampiamente utilizzato e pubblicizzato da molte celebrità anche per la sua efficacia contro l’obesità. “Io penso sia il segnale di un cambiamento di cultura sul modo in cui noi concepiamo e trattiamo il nostro corpo”, ha affermato.
La lotta per la diversità di taglie
Nonostante Vogue Uk si impegni a promuovere la diversità di taglie, mostrando modelle di tutte le taglie sulle sue copertine e nelle sue pagine, Nnadi riconosce che gli sforzi compiuti non sono sufficienti a garantire una rappresentazione adeguata della diversità dei corpi femminili sulle passerelle dei grandi eventi fashion. Ancora oggi, si continuano a vedere modelle particolarmente magre.
Nnadi ha sottolineato che i magazine da soli non possono cambiare la situazione finché gli stilisti continueranno a disegnare vestiti su una taglia standard, tipicamente small. “Finché gli stilisti non cambieranno le loro pratiche di progettazione, non potremo vedere una vera diversità sulle passerelle”, ha concluso.
Considerazioni personali
La preoccupazione espressa da Chioma Nnadi è comprensibile e riflette un problema complesso che affligge il mondo della moda. La pressione per la magrezza, spesso promossa da un’industria che idealizza corpi irrealistici, può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica delle persone, soprattutto delle giovani donne. È fondamentale che l’industria della moda si impegni a promuovere la diversità di taglie e a sfidare gli standard di bellezza imposti, per creare un ambiente più inclusivo e sano per tutti. È importante ricordare che la bellezza è un concetto soggettivo e che la vera bellezza risiede nella diversità e nell’unicità di ogni individuo.