Un programma per il futuro
Antonio Zappi, candidato alla presidenza dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia), ha presentato un programma ambizioso per il futuro dell’associazione, incentrato su cinque pilastri fondamentali:
- Nuovo equilibrio tra gestione politica e conduzione tecnica: Zappi punta a ridefinire il ruolo dell’Aia, garantendo un maggiore equilibrio tra la gestione politica e la conduzione tecnica dell’associazione.
- Autonomia economica e gestionale: Zappi intende rafforzare l’autonomia economica e gestionale dell’Aia, rendendola un’organizzazione più indipendente e solida.
- Tutela economica per gli arbitri di vertice: Il programma di Zappi prevede una maggiore tutela economica per gli arbitri di vertice, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel sistema calcistico.
- Accesso gratuito negli stadi con un innovativo accredito “speciale”: Zappi propone un nuovo sistema di accredito che garantisca l’accesso gratuito negli stadi per gli arbitri, semplificando le procedure e migliorando la loro esperienza.
- Erasmus arbitrale permanente: Zappi punta a consolidare l’Erasmus arbitrale, un programma di formazione all’estero per i giovani arbitri, con l’obiettivo di prepararli al contesto internazionale.
Oltre a questi punti chiave, Zappi ha sottolineato l’importanza della formazione e dell’aggiornamento degli arbitri, con l’introduzione di corsi gratuiti di inglese per tutti i giovani arbitri, e la necessità di tutelare la sicurezza degli arbitri con una linea dura contro la violenza.
Un’Aia al passo con i tempi
La candidatura di Zappi si basa su una visione moderna e innovativa dell’Aia, con l’obiettivo di renderla un’organizzazione al passo con i tempi e in grado di rispondere alle sfide del calcio contemporaneo. Il suo programma è stato sviluppato insieme alla base associativa, ascoltando le esigenze degli arbitri e cercando di dare voce alle loro istanze.
Zappi ha espresso la sua convinzione che l’Aia debba essere un luogo di valori, di crescita e di opportunità per tutti gli arbitri, un ambiente in cui la passione per il calcio si traduca in un percorso di crescita professionale e personale.
Il suo motto “Dove c’è un giovane, noi ci saremo” sintetizza la sua visione di un’Aia che si impegna a supportare i giovani arbitri nel loro percorso di crescita, offrendo loro le migliori opportunità di formazione e di sviluppo.
L’Aia al centro del dibattito
La candidatura di Zappi alla presidenza dell’Aia si inserisce in un momento di grande fermento nel mondo del calcio italiano. La questione della sicurezza degli arbitri è al centro del dibattito, con episodi di violenza sempre più frequenti, soprattutto nelle categorie inferiori. Zappi ha dimostrato di avere una visione chiara e pragmatica su questo tema, proponendo una linea dura contro la violenza e un impegno concreto per tutelare la sicurezza degli arbitri. La sua proposta di un Erasmus arbitrale permanente è un’iniziativa lodevole, che potrebbe contribuire a migliorare la preparazione degli arbitri italiani e a renderli più competitivi a livello internazionale. Sarà interessante vedere come la sua candidatura verrà accolta dalla base associativa e come il suo programma verrà recepito dagli organi direttivi dell’Aia.