La disputa con l’Antitrust
Ryanair è stata nuovamente accusata dall’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato (AGCM) di pratiche commerciali scorrette, in violazione degli articoli 21 e 22 del Codice del consumo. L’accusa si basava sull’ipotesi che le informazioni fornite dalla compagnia aerea sulle condizioni del check-in online fossero ingannevoli e non informassero adeguatamente i consumatori sul periodo di disponibilità del servizio e sui possibili costi aggiuntivi in caso di mancato check-in online entro il termine stabilito da Ryanair.
Inoltre, l’AGCM ha contestato la modalità con cui Ryanair applicava l’opzione “priorità” in sede di prenotazione. Selezionando questa opzione per un biglietto di andata e ritorno, veniva automaticamente estesa ad entrambe le tratte, senza che il cliente fosse adeguatamente informato di questa automatica estensione.
Questa non è la prima volta che Ryanair si trova in conflitto con l’Antitrust italiana. La compagnia aerea è stata accusata in passato di pratiche commerciali scorrette e di abuso di posizione dominante, e si trova attualmente sotto indagine per quest’ultimo reato.
I rimborsi e le modifiche al sito web
Per risolvere la controversia, Ryanair si è impegnata a rimborsare tutti i consumatori che hanno presentato un reclamo per i costi extra del check-in tra il 2021 e il 2023. Il rimborso ammonterà a 55 euro, ovvero l’intero costo del check-in effettuato in aeroporto. Inoltre, tutti i consumatori che hanno effettuato prenotazioni di un volo e hanno pagato il supplemento per il check-in in aeroporto riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher del valore di 20 euro utilizzabile per acquistare servizi di Ryanair.
La società si è anche impegnata a modificare il sito web per migliorare la chiarezza e la trasparenza delle informazioni relative al check-in online. La cifra totale che Ryanair si è impegnata a rimborsare si aggira intorno al milione e mezzo di euro, considerando le oltre 100.000 prenotazioni effettuate nel periodo in questione.
Le reazioni dei consumatori
L’accordo raggiunto tra Ryanair e l’Antitrust ha suscitato reazioni contrastanti tra i consumatori. Mentre alcuni si sono dichiarati soddisfatti per il rimborso, altri ritengono che la soluzione non sia sufficiente. L’Unc, un’organizzazione di consumatori, ha sottolineato che sarebbe stata utile anche una sanzione per la compagnia aerea, come segnale per le altre compagnie.
Il Codacons, un’altra organizzazione di consumatori, ha invitato l’Antitrust a condurre un’indagine estesa ed approfondita sulle pratiche commerciali applicate dalle compagnie low cost, sottolineando che le troppe anomalie nel settore del trasporto aereo e dei balzelli imposti agli utenti per servizi accessori vari connessi ai voli, fanno salire enormemente il costo dei biglietti, e a volte arrivano a costare più del volo stesso.
La trasparenza come chiave per la fiducia
Questa vicenda evidenzia ancora una volta l’importanza della trasparenza e della chiarezza nelle informazioni fornite dalle compagnie aeree ai consumatori. La confusione e l’ambiguità nelle condizioni del check-in online hanno portato a una serie di reclami e a una disputa con l’Antitrust. La decisione di Ryanair di rimborsare i passeggeri e di modificare il sito web è un passo nella giusta direzione, ma è fondamentale che le compagnie aeree si impegnino a fornire informazioni complete e facilmente comprensibili ai consumatori, in modo da evitare future controversie e costruire un rapporto di fiducia.