L’opposizione venezuelana denuncia la revoca dell’invito all’UE
La Piattaforma unitaria democratica (Pud) del Venezuela ha espresso oggi la sua contrarietà alla decisione del Consiglio nazionale elettorale (Cne) di revocare l’invito per le prossime elezioni presidenziali ad una Missione di osservazione dell’Unione europea (Ue). In un comunicato firmato da Maria Corina Machado, Edmundo González e Omar Barboza, la Pud ha accusato il governo di Nicolás Maduro di voler evitare l’osservazione internazionale qualificata, temendo che questa possa rivelare i tentativi di manipolazione del voto.
La Pud: “Il regime non potrà evitare l’osservazione popolare”
Nonostante la decisione del Cne, la Pud si dice convinta che il regime non potrà evitare di sottoporsi alla osservazione elettorale popolare dei milioni di venezuelani che voteranno. La nota sostiene che questa “osservazione popolare” garantirà la “clamorosa vittoria del cambiamento” rappresentata dal candidato dell’Unità, Edmundo González Urrutia.
La Pud chiede a Maduro di ribaltare la decisione
La Pud conclude chiedendo a Maduro di ribaltare la decisione di revocare l’invito all’UE, definendola “arbitraria” e “un’ulteriore prova del timore che ha per un’osservazione elettorale qualificata e credibile”. La piattaforma sostiene che la decisione del Cne non fa altro che “ratificare la sua condizione minoritaria” e dimostrare l’intenzione del governo di impedire il libero esercizio del voto.
Considerazioni personali
La decisione del governo venezuelano di revocare l’invito all’UE per l’osservazione elettorale solleva seri dubbi sulla trasparenza e la democraticità del processo elettorale. L’assenza di osservatori internazionali indipendenti rende difficile garantire la validità e l’affidabilità dei risultati elettorali. La risposta dell’opposizione, che si affida alla “osservazione popolare”, è un segnale di forte preoccupazione per la credibilità del processo elettorale. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni, e se la comunità internazionale si pronuncerà in merito alla decisione del Cne.