La sentenza di assoluzione
Il tribunale di Tempio Pausania ha emesso oggi la sentenza di assoluzione per quattro militari della Marina, accusati di violenza da una ex allieva della Scuola Sottufficiali di La Maddalena. I quattro imputati, il capitano di corvetta Giovanni Vacca, i marescialli Catello Di Martino ed Emanuele Palagiano e il comandante dell’epoca della Scuola, Domenico Usai, sono stati dichiarati innocenti.
La denuncia risale all’ottobre del 2018 e portò la Marina sotto i riflettori della cronaca nazionale, sollevando pesanti ombre sui metodi di gestione interna. L’allieva dichiarò di aver subito un trattamento brutale da parte di alcuni superiori che, nell’officina della Scuola, con una tronchesina e una morsa la stavano aiutando a togliere un anello in acciaio che le era rimasto incastrato e le stringeva il pollice.
L’episodio turbò la giovane che parlò di “tre ore e mezzo di incubo” per aver subito una vera e propria “tortura”, con “ferite e dolori allucinanti”.
L’inchiesta interna e le indagini
Il Comando del centro di formazione della Marina avviò un’inchiesta interna per la ricostruzione completa dell’accaduto, escludendo da subito che si fosse trattato di un episodio di nonnismo. Lo stesso pubblico ministero, Gianmarco Vargiu, aveva escluso i reati di lesioni personali, abuso di potere e violenza ai danni di un inferiore in grado.
L’inchiesta interna e le indagini del pubblico ministero non hanno trovato prove a sostegno delle accuse dell’ex allieva. La giudice Maria Elena Lai ha accolto le richieste dei difensori, gli avvocati Filippo Orecchioni, Eduardo Boursier Niutta e Gianfranco Grussu, dichiarando l’assoluzione degli imputati.
La possibilità di una contestazione per calunnia
La sentenza di assoluzione solleva la possibilità di una contestazione per il reato di calunnia nei confronti dell’ex allieva. La magistratura valuterà se le accuse mosse dalla giovane fossero fondate o se si trattasse di un’invenzione per danneggiare i militari della Marina.
Un processo lungo e delicato
Il processo che si è concluso oggi è stato lungo e delicato, con un impatto significativo sulla reputazione della Marina Militare. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione interna della Scuola Sottufficiali e ha messo in discussione la credibilità delle accuse dell’ex allieva. La sentenza di assoluzione, seppur non definitiva, rappresenta un momento di svolta in questo caso. Sarà interessante osservare se la magistratura deciderà di contestare il reato di calunnia nei confronti dell’ex allieva e quali saranno le conseguenze di questa decisione.