Ragazze in testa nelle competenze digitali
Un’indagine internazionale condotta dall’Iea (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) ha rivelato un dato sorprendente: le ragazze di 13-14 anni sono più brave dei ragazzi in competenze digitali. I risultati dell’Indagine internazionale Iea Icils 2023, presentati a Roma dai ricercatori Invalsi e dal presidente dell’Istituto Roberto Ricci, mostrano che in quasi tutti i Paesi partecipanti le ragazze hanno ottenuto punteggi significativamente superiori dei ragazzi.
In media, le studentesse hanno ottenuto 486 punti in competenze digitali, mentre gli studenti maschi hanno ottenuto 467 punti, con una differenza statisticamente significativa di 19 punti. Anche in Italia la differenza di genere è a favore delle femmine, con un punteggio medio di 500 punti contro 482 dei maschi, con un vantaggio di 18 punti.
Risultati più equilibrati nel pensiero computazionale
Per quanto riguarda il pensiero computazionale, i risultati sono più equilibrati. A livello internazionale, in media, i maschi ottengono un punteggio superiore rispetto alle ragazze di 3 punti (maschi 485 contro femmine 482). Nella maggior parte dei Paesi le differenze di genere non sono statisticamente significative.
Anche in Italia non si evidenziano differenze di genere statisticamente significative: maschi 485, femmine 478.
L’indagine e la sua portata
L’indagine Iea Icils 2023 ha riguardato i giovani di terza media. Alla rilevazione sulle competenze digitali hanno partecipato 34 paesi e una entità subnazionale, la Renania settentrionale-Vestfalia (Germania), mentre 23 Paesi e la stessa entità subnazionale hanno aderito anche all’opzione che misura la capacità di pensiero computazionale.
A livello internazionale, hanno partecipato all’indagine più di 130.000 studenti e studentesse, più di 60.000 insegnanti e oltre 5.000 scuole. In Italia hanno partecipato all’indagine 152 scuole, per un totale di circa 3.400 studenti e studentesse e circa 2.200 insegnanti.
Considerazioni sull’indagine
L’indagine Iea Icils 2023 offre un’immagine interessante del panorama educativo in ambito digitale. I risultati evidenziano un divario di genere nelle competenze digitali, con le ragazze che si dimostrano più preparate rispetto ai ragazzi. Questo dato potrebbe essere attribuito a una serie di fattori, tra cui l’influenza di modelli di ruolo femminili nel campo della tecnologia, la maggiore propensione delle ragazze a collaborare e a sviluppare competenze comunicative, e l’accesso a risorse educative dedicate. Tuttavia, è importante sottolineare che il divario di genere non è un fenomeno universale e che in alcuni Paesi le differenze di genere non sono statisticamente significative. La ricerca in questo campo è fondamentale per comprendere le cause di questo divario e per sviluppare strategie educative che promuovano l’equità e l’inclusione nel mondo digitale.