Cattelan: Sanremo non è un obiettivo, ma una possibilità
Alessandro Cattelan, conduttore di Sanremo Giovani, ha espresso la sua opinione sul Festival di Sanremo, dichiarando che non lo considera un obiettivo, ma che non si tirerebbe indietro se venisse chiamato. In un’intervista, il conduttore ha affermato: “Condurre Sanremo? La cosa più probabile è che non lo farò mai, per vari motivi. Sarei in grado di farlo? Probabilmente sì. Sarei la persona più adatta? Magari anche no. Per condurre Sanremo serve una persona molto brava e larga. Carlo Conti è una persona molto brava e molto larga. Io so fare il mio lavoro ma sono un po’ di nicchia, che non vuol dire essere sfigati, ma essere sinceri verso se stessi prima di tutto. Ogni cosa che faccio, però, rischia di essere svilita e questo crea un equivoco. Si può fare un bel lavoro ed essere contenti del proprio lavoro anche senza fare Sanremo, Sanremo non è necessariamente il punto di arrivo. Vorrei sfatare la convinzione che si faccia tutto per poi approdare lì.”
Cattelan ha poi aggiunto: “Se mi chiameranno, benissimo, ma non è detto che succeda. Vorrei uscire dall’equivoco per cui faccio questo in attesa di fare Sanremo.”
La promozione a co-conduttore del Festival 2025
Durante la conferenza stampa di Sanremo Giovani, Carlo Conti ha promosso Cattelan a co-conduttore della finale del Festival 2025. Questa promozione è stata una sorpresa per il conduttore, che ha espresso la sua gratitudine e la sua disponibilità a collaborare con Conti.
Un approccio sincero e autentico
L’affermazione di Cattelan di non considerare Sanremo un obiettivo è un segnale di sincerità e di umiltà. Il conduttore dimostra di essere consapevole delle proprie capacità e di non sentirsi obbligato a inseguire un traguardo che potrebbe non essere adatto a lui. Questa sincerità è apprezzabile e dimostra una forte autoconsapevolezza.