Borse europee in calo, timori per l’inflazione USA e la squadra di Trump
Le borse europee hanno aperto la giornata in territorio negativo, con l’indice Stoxx 600 in calo dello 0,2%. I mercati sono in attesa dei dati sull’inflazione americana di ottobre, che potrebbero influenzare le decisioni della Fed sui tassi di interesse. L’attenzione è rivolta anche alla squadra di governo scelta da Donald Trump, con il timore di una guerra commerciale.
L’euro prosegue debole a 1,0621 sul dollaro. A Milano, l’indice Ftse Mib è in rialzo dello 0,3%, mentre Londra (+0,01%), Parigi (-0,05%) e Francoforte (-0,02%) sono poco mosse.
I principali listini sono sostenuti dalle utility (+0,4%), con il prezzo del gas in calo. Ad Amsterdam le quotazioni scendono dell’1,5% a 43,60 euro al megawattora.
Avanzano anche le banche (+0,6%) e le assicurazioni (+0,5%).
Acquisti sull’energia con il petrolio in aumento. Il Wti cresce dello 0,4% a 68,39 dollari al barile e il Brent si attesta a 72,16 dollari (+0,38%).
Tecnologici in calo, bene banche e assicurazioni
Seduta negativa per i tecnologici (-1%), con le prese di profitto dopo i rialzi della vigilia. Scende il settore dell’auto (-1,1%) mentre è poco mosso il lusso (-0,09%).
Poco mossi i titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 127 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.
Calano le criptovalute dopo il rally scattato con l’elezione di Trump. Il Bitcoin cede lo 0,7% a 87.718 dollari, dopo aver sfiorato i 90mila dollari alla vigilia. L’oro ritrova la strada dei rialzi e si attesta a 2.610 dollari l’oncia (+0,5%).
Piazza Affari: bene le banche, in calo Stm
A Piazza Affari bene le banche. Brillano Mps (+3,5%) e Bper (+3,2%). Acquisti su Banco Bpm (+1,8%), Intesa e Unicredit (+1,6%), Popolare di Sondrio (+1%). Positiva Prysmian (+1,8%) e Tim (+0,7%), quest’ultima nel giorno dei conti. Scivola Stm (-3,2%). Male anche Amplifon (-2,2%) e Leonardo (-1,8%).
L’incertezza economica globale
L’andamento dei mercati finanziari è influenzato da una serie di fattori globali. L’inflazione negli Stati Uniti è un dato cruciale, in quanto potrebbe indurre la Fed a rimodulare le sue decisioni sui tassi di interesse. La squadra di governo scelta da Trump, con il suo orientamento protezionistico, genera timori per una possibile guerra commerciale. L’incertezza economica globale è quindi un fattore da tenere in considerazione nell’analisi dei mercati finanziari.