Borse europee in calo: timori inflazione USA e incertezze Trump frenano i mercati
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in territorio negativo, con l’indice Stoxx 600 che ha lasciato sul terreno l’1,1%. Il calo è stato attribuito a diversi fattori, tra cui le preoccupazioni sull’inflazione negli Stati Uniti e l’incertezza sulle politiche del presidente eletto Donald Trump. I mercati azionari sono in attesa di avere maggiori indicazioni sulle mosse di Trump, che potrebbero avere un impatto significativo sull’economia globale.
L’andamento della crescita economica globale è un altro fattore che ha pesato sulle Borse, alla luce degli ultimi dati macroeconomici. L’euro ha perso terreno sul dollaro, scendendo a 1,0618.
Tra i settori più colpiti ci sono il lusso (-2,5%) e l’auto (-1%), seguiti dalle banche (-1,1%) e dalle assicurazioni (-1,2%). Anche le utility (-1%) hanno registrato un calo, con il prezzo del gas in rialzo dello 0,4% a 43,9 euro al megawattora. Il settore energetico (-0,6%) è stato appesantito dal rialzo del petrolio, con il Wti che ha guadagnato l’1,2% a 68,85 dollari al barile e il Brent a 72,60 dollari (+1,1%).
L’unico settore in rialzo è stato quello tecnologico (+0,8%), con le prospettive sugli investimenti per l’intelligenza artificiale a sostenere il comparto.
Piazza Affari: Mediobanca in calo, Stm in rialzo
A Piazza Affari, Mediobanca ha registrato un forte calo (-8,1%) dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre dell’esercizio 2024/2025, con l’utile in calo. Anche il settore della moda ha sofferto, con Cucinelli (-3,7%) e Moncler (-2,1%) in flessione. Prysmian (-3,2%) e Amplifon (-2,7%) hanno anch’esse registrato cali significativi.
A2a (-2%) ha chiuso in linea con il settore, nonostante i risultati in crescita e l’aggiornamento del piano. Stm (+2%) è stata la migliore del listino, seguita da Bper (+1,8%), Leonardo e Saipem (+0,6%).
L’incertezza politica e l’inflazione come fattori chiave
Le Borse europee si trovano ad affrontare un contesto di incertezza politica ed economica. L’inflazione negli Stati Uniti è una delle principali preoccupazioni, con il rischio di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Le mosse del presidente eletto Donald Trump, che potrebbero avere un impatto significativo sull’economia globale, rappresentano un’altra fonte di incertezza. In questo contesto, è importante monitorare con attenzione l’andamento dei mercati e le decisioni delle banche centrali.