La Panda ibrida assicura il futuro di Pomigliano
La Fiat ha confermato la produzione della Panda ibrida a Pomigliano d’Arco fino al 2029, garantendo un futuro allo stabilimento campano. L’annuncio è arrivato al termine di un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico (Mimit), dove si è discusso del futuro degli stabilimenti Fiat in Italia.
Il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, ha espresso ottimismo per l’occupazione nei prossimi anni, ma ha sottolineato la necessità di interventi per ridurre i costi produttivi, come il costo dell’energia. "Pomigliano – ricorda Uliano – ha chiuso in positivo la produzione 2023, un aspetto importante che oggi, con la notizia della continuità produttiva della Panda ibrida al 2029 e forse oltre, insieme alle altre produzioni, ci fa ben sperare anche rispetto all’occupazione nei prossimi anni sia per Pomigliano che per l’indotto."
Un futuro incerto per il settore automobilistico italiano
La notizia della produzione della Panda ibrida a Pomigliano fino al 2029 è un segnale positivo per il settore automobilistico italiano, ma non risolve tutti i problemi. Il settore sta affrontando sfide importanti, come la transizione verso la mobilità elettrica e la crescente concorrenza da parte dei produttori asiatici.
L’accordo di programma sul settore automotive, che dovrebbe essere firmato nei prossimi mesi, dovrà affrontare questi temi e definire un piano strategico per il futuro del settore in Italia.
Il ruolo dello Stato e delle Regioni
Il segretario generale della Fim ha sottolineato la necessità di un intervento da parte dello Stato e delle Regioni per ridurre i costi produttivi, come il costo dell’energia. "Restano però sul tavolo aspetti strutturali come costo dell’energia su cui bisogna lavorare per ridurre i costi produttivi, questo deve avvenire dentro uno schema che definisce le responsabilità di ognuno: Stato, Regioni e azienda per rendere competitivo oltre che il sito di Pomigliano l’intero settore industriale nel nostro Paese", ha dichiarato Uliano.
La competitività del settore automobilistico italiano dipende anche dalla capacità di attrarre investimenti e di sviluppare nuove tecnologie. In questo contesto, il ruolo dello Stato e delle Regioni è fondamentale per creare un ambiente favorevole alle imprese e alla ricerca e sviluppo.
La sfida della transizione ecologica
La conferma della produzione della Panda ibrida a Pomigliano fino al 2029 è un passo importante per la transizione verso la mobilità sostenibile. Tuttavia, il settore automobilistico italiano dovrà affrontare la sfida della produzione di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile per rimanere competitivo sul mercato globale. L’investimento in ricerca e sviluppo, la formazione di personale specializzato e l’incentivazione della domanda di veicoli elettrici sono elementi chiave per la riuscita di questa transizione.